Da largo Diogene al rione Taormina, passando per il rione Ariella e via delle Mura. Nuovi cantieri verranno avviati in città per recuperare le aree degradate e restituirle alla città. Ci penserà nelle prossime settimane la struttura commissariale al risanamento delle baraccopoli di Messina guidata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.
Lunedì 13 ottobre la consegna dei lavori in via Taormina
C’è già una prima tappa lunedì 13 ottobre: particolarmente importante la consegna dei lavori in via Taormina angolo via Fermi. Lì saranno demolite le baracche in una zona colpita da un incendio nei mesi scorsi. Con questo intervento, continua lo sgombero di un’ampia area della seconda baraccopoli.
Dopo li 20 ottobre ruspe nel rione Taormina
Dopo una settimana, e quindi dopo il 20 ottobre, le ruspe arriveranno in un altro lotto del rione Taormina, la via Quinto Ennio, dove si è concluso il trasferimento di 32 famiglie nelle nuove abitazioni. In questo caso, è prevista la demolizione di circa 90 baracche.
Poi nel rione Ariella
Dal 23 ottobre ruspe anche nel rione Ariella, mentre sta per concludersi la prima fase di demolizioni nel largo Diogene. Dal 27 di questo mese al via i cantieri di riqualificazione in via delle Mura e di demolizione dell’ultima baracca rimasta. A conclusione di tutte le attività, le ruspe avranno rimosso circa 150 strutture.
Schifani: “Grande impegno e determinazione”
Il presidente della Regione Renato Schifani commenta così: “Con grande impegno e determinazione portiamo avanti un duplice obiettivo. Non soltanto, infatti, vogliamo sgomberare intere aree oggi in condizioni di estremo degrado, ma anche riqualificarle e restituirle alla città in un’ottica di rigenerazione urbana e sociale dimostrando che un cambiamento concreto è possibile”.
In merito alle notizie relative a cinque famiglie del rione Taormina, non aventi diritto all’assegnazione di nuovi alloggi, il subcommissario al risanamento Santi Trovato chiarisce: “Abbiamo già richiesto ad ArisMe di effettuare i necessari approfondimenti sull’esistenza o meno dei requisiti previsti dalla legge. In particolare la situazione della famiglia con una persona diversamente abile avrà massima attenzione e sarà affrontata con la dovuta sensibilità e priorità in un tavolo istituzionale che permetterà di individuare la migliore soluzione per andare incontro a quanti stanno patendo, oltre al disagio abitativo, anche le sofferenze legate alle fragilità di un familiare”»”.

