I finanzieri del Comando Provinciale di Palermo, nell’ambito di un’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica, hanno tratto in arresto un funzionario direttivo della Regione Siciliana, in servizio presso il Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, e colto in flagranza di reato, all’interno di un esercizio commerciale, subito dopo aver ricevuto da un imprenditore la somma di euro 1.000 in contanti. Proprio nel merito il segretario del Pd in Sicilia Anthony Barbagallo ha commentato questa vicenda di cronaca.
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Barbagallo: “Altro funzionario beccato con la bustarella”
“Un altro caso di corruzione in Sicilia. Ancora un altro funzionario beccato con la bustarella in tasca per oliare meccanismi pubblici che invece dovrebbero funzionare in automatico rispettando le regole. Per fortuna in questo ultimo caso, da quanto apprendiamo dalla stampa, il funzionario infedele è stato denunciato da alcuni imprenditori ed è scattata la “trappola al miele”. Lo dichiara il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo a proposito dell’arresto di un funzionario regionale arrestato in flagranza a Palermo con l’accusa di corruzione.
“E Meno male che – prosegue – la magistratura e le forze dell’ordine non mollano mai la presa e agiscono con sollecitudine. Ma certo colpisce il silenzio di certi palazzi e di certi politici con ruoli di governo, e dunque di vigilanza. C’è molto da riflettere sul fatto che – conclude – dopo gli analoghi e recenti fatti legati alla sanità la macchina della regione si dimostri particolarmente e ripetutamente permeabile. Non c’è solo l’emergenza mafia e sicurezza ma anche quella legata alla corruzione”.

