Il Comune di Barcellona Pozzo di Gotto ha rinnovato nei giorni scorsi la convenzione con il Club Radio C.B., che svolge un’azione fondamentale in un’area della Sicilia di grande fragilità
BARCELLONA POZZO DI GOTTO (ME) – Con la delibera di Giunta n. 113 del 20 maggio scorso, il Comune ha rinnovato la convenzione, già in essere da luglio 2019, con la locale associazione di Protezione civile Club Radio C.B. – che a dicembre 2020 ha anche ricevuto la benemeranza civica con inserimento nell’albo d’onore del Comune – riconoscendo all’organizzazione un rimborso spese annuale documentato fino a diecimila euro.
Abbiamo colto l’occasione per fare il punto sul sistema di Protezione civile e di prevenzione in città con Marco Anastasi, nell’associazione dal 2000 e presidente dal 2007, il quale manifesta soddisfazione per il rinnovo, ricordando che “il Club ha sempre mantenuto un ottimo rapporto di collaborazione con tutte le Amministrazioni che si sono succedute nel tempo, fornendo supporto all’attività di prevenzione, di soccorso e antincendio, mettendo a disposizione unità cinofile, strutture logistiche e di telecomunicazione, svolgendo iniziative per la cittadinanza, come lo sportello sociale e il banco alimentare, promuovendo esercitazioni, con il coinvolgimento dell’amministrazione, delle forze dell’ordine e delle altre associazioni di volontariato, per testare le varie procedure operative e individuare punti di forza e di debolezza”.
Il territorio, però, continua a presentare fragilità, come è emerso in occasione dell’alluvione del 2011 e di analoghi eventi successivi. Da questo punto di vista “l’amministrazione e gli uffici comunali – fa presente Anastasi – stanno lavorando in sinergia con il commissario regionale per l’emergenza idrogeologica per pianificare gli interventi necessari, come l’abbassamento degli alvei fluviali e l’adeguamento della rete di raccolta delle acque bianche. In questa direzione già l’anno scorso si è intervenuto sul torrente Longano rimuovendo il sovralluvionamento esistente anche se, contrariamente all’idea iniziale, i sedimenti rimossi non sono stati utilizzati per il ripascimento della costa, opera che sarebbe risultata altrettanto utile”.
“Inoltre – aggiunge – i fattori di rischio idrogeologico sono anche altri, per esempio le numerose saie tombate o ridotte nel corso degli anni, l’aumento demografico ed edilizio, il progressivo abbandono dei terreni e delle pratiche agricole, l’avvio di nuove attività commerciali, così come non va sottovalutato il rischio incendi boschivi, i rischi ambientali legati all’industria e ai trasporti, il rischio sismico, vulcanico e di maremoti, determinato in particolare dalla vicinanza dello Stromboli”.
Si può e si deve, dunque, fare di più, non abbassare la guardia, creare consapevolezza in tutti. Ne è convinto il presidente del Club Radio C.B.: “Dobbiamo puntare di più sulla prevenzione, al di là di quella strutturale, che richiede progettazione, investimenti, risorse, possiamo agire su quella non strutturale aumentando il coinvolgimento dei cittadini. Per questo motivo ci concentriamo sui giovani per raggiungere le famiglie tramite le scuole e già molte persone seguono con attenzione le varie allerte che giornalmente vengono emanate, si informano, chiedono interventi”.
“Noi – conclude – siamo una parte del sistema, siamo cresciuti, diventando oggi una delle più grandi realtà sul territorio provinciale con oltre cento volontari impegnati su vari fronti e con diverse specializzazioni, ma un numero maggiore di volontari e disponibilità di mezzi e attrezzature migliori ci permetterebbero ancora più presenza ed efficacia sul territorio”.
Luca Basilio Bucca