I dieci problemi urgenti che la Regione deve affrontare sono i seguenti: 1. Spazzatura a cielo aperto, 2. Privilegi Ars, 3. Tasso infrastrutturale 1/3 del Nord, 4. Dissesto idrogeologico, 5. Disoccupazione 22% e giovanile 50%, 6. Pil sotto zero (86 miliardi Sicilia – 390 Lombardia), 7. Un milione di poveri, 8. Ponte sullo stretto, 9. Rsu, 10. Reddito pro capite.
La soluzione comune a tutte queste criticità riguarda le risorse finanziarie e l’efficienza della burocrazia regionale.
Per quanto concerne le risorse, il presidente Musumeci ed i suoi assessori devono (e non possono) tagliare la spesa corrente nella misura di almeno il tre per cento, pari a circa 400/500 milioni, come prevede l’accordo col governo riportato nel Dlgs n. 158/19.
Sarebbe inutile appellarsi al solito motivo che il taglio della spesa corrente comporta macelleria sociale. Non è vero, comporta il taglio degli sprechi, delle inefficienze, dei favoritismi e della corruttela. Il presidente Musumeci tenga conto di questo preciso ed inequivocabile ammonimento.
La seconda questione di fondo riguarda il funzionamento dei quasi dodicimila dipendenti e degli oltre mille dirigenti regionali.
Non è più possibile tollerare che tutti costoro – sei volte in più dell’organico della Regione Lombardia che gestisce dieci milioni di cittadini e non cinque milioni come in Sicilia – continuino a brancolare come una mandria senza punti di riferimento.
I punti di riferimento deve darli il presidente della Regione e ciascun assessore per la propria competenza, mediante un piano aziendale generale suddiviso in dodici piani aziendali, ciascuno per assessorato.
Sia il piano generale che i piani assessoriali devono stabilire gli obiettivi primari, i mezzi occorrenti per realizzarli e i tempi tassativi in cui tali obiettivi devono (e non possono) essere raggiunti. Stabilire, inoltre, premi e sanzioni a carico dei dirigenti generali e di tutti gli altri dirigenti qualora non raggiungano gli obiettivi nei tempi previsti. Sanzioni sui loro emolumenti e sanzioni sulle loro carriere fino ad arrivare al licenziamento, possibile, per i dirigenti.
Accennate le due questioni di merito (risorse e responsabilità), passiamo ad esaminare brevemente i punti in elenco. 1. La Sicilia non può essere più una regione con la spazzatura a cielo aperto ovunque, l’immondezzaio pubblico deve essere chiuso immediatamente. 2. Eliminare i privilegi dell’Ars, togliendo i vitalizi, da adeguarsi a quelli del Parlamento nazionale, riducendo emolumenti e compensi del personale, oggi fuori misura. 3. Investire tutte le risorse possibili nelle infrastrutture di competenza della Regione e spingere la deputazione siciliana affinché il Cipe apra il rubinetto dei finanziamenti per strade ed autostrade di competenza dell’Anas e Lav (linee ad alta velocità), di competenza della holding FS. 4. Attivare le riparazioni urgenti dei quattrocento siti in cui vi è alto rischio di dissesto idrogeologico. 5. Utilizzare tutti, ma proprio tutti, i fondi europei del morente Po 2014/20 (oltre cinque miliardi), oltre ai Fondi statali di sviluppo e coesione (Fsc).
Continuiamo l’elenco delle soluzioni. 6. Con gli investimenti, il Pil deve crescere di almeno il due per cento l’anno fino alla fine della corrente legislatura. 7. Con la conseguenza che il numero dei poveri diminuisce perché lavoro e remunerazioni danno quello che alla maggior parte di essi serve: l’autosufficienza. 8. Esercitare forti pressioni sul governo affinché ottenga che nel prossimo Po 2021/27, il cui bilancio è in approvazione dal Consiglio d’Europa, il Ponte sullo stretto di Messina venga inserito fra le opere prioritarie. Così potrebbe essere costruito a costo zero utilizzando gli appositi fondi europei. 9. Rifiuti solidi urbani. Urgente il bando per la costruzione di undici termocombustori (termovalorizzatori) da insediare nelle undici aree industriali. Ciascuno di essi ha un costo a carico dell’impresa di circa 250/300 milioni, totalmente finanziato in project financing; occorrono circa cento persone per costruirlo in tre anni ed altre cento persone per gestirlo. Utile previsto tre/quattro milioni l’anno. 10. Reddito pro capite. Con le soluzioni indicate il reddito pro capite aumenterebbe di oltre il dieci per cento.
Presidente Musumeci, a buon intenditor… Auguri!
