Catania

Battiati, il comune che Rubino vuole rendere smart

SANT’AGATA LI BATTIATI (CT) – Sant’Agata Li Battiati è un comune da meno di 10 mila abitanti, ma è tra i centri più ambiti dei Paesi Etnei. Il primo quinquennio del sindaco Marco Rubino ha introdotto un metodo di gestione di respiro “europeo”, improntato sull’attenzione al bilancio che è unico passepartout per accedere ai finanziamenti europei. Battiati ha tre milioni di euro in cassa da destinare a progetti che la trasformeranno in smart cities, non ha acceso mutui perché non ha disavanzi da coprire e ha ottenuto di recente 200 mila euro perenni che verranno corrisposti dalla Regione Siciliana per via di una disparità di trasferimenti ai Comuni rilevato dall’amministrazione Rubino.

Sindaco, il Comune ha intenzione di applicare la Legge Rutelli, che prevede l’innesto di un albero per ogni bambino nato nel Comune?
“È una bellissima legge, ma desueta. Non riceviamo i fondi perché è del 1992, ma comprensione tenendo comunque cura del verde pubblico. Il prossimo 8 marzo, come ogni 8 marzo aggiungeremo un albero di mimosa a Battiati. Abbiamo sostituito da recente degli alberi purtroppo morti, senza dimenticare il riuso dell’albero natalizio scelto quest’anno. Ogni piazza ha comunque il suo verde”.

La sua amministrazione ha un piano di piste ciclabili, che colleghi i punti centrali del paese?
“Abbiamo già due progetti che tengono conto della particolare posizione geografica del nostro comune. Pensiamo ad un progetto che colleghi Sant’Agata Li Battiati ai Due Obelischi e a San Giovanni La Punta. Abbiamo già ricevuto in finanziamento da 45 mila euro per realizzare una delle due opere, serve ora la messa a bando”.

Cosa ne pensa il sindaco Rubino del progetto EtnaRail, finito nel cassetto da anni, ma inserito dalla Città metropolitana nella bozza dei progetti per il Recovery Plan? Parliamo di un treno monorotaia che collegherebbe alcuni paesi dell’Etna, tra cui Battiti, al centro di Catania.
“Non so se tornerà a piacere. Ho un’altra idea. Etna Rail è progetto di un altro tempo che dovrebbe subire una sana verifica della compatibilità ambientale e sulla cementificazione. Immaginiamo nel contesto di Battiati una rotaia sospesa a 7 metri sopra le villette. Non è una soluzione che ha cura dell’urbanistica. Abbiamo la metro perché non farla arrivare fin qui? La metro ha impatto esterno e ha già un progetto. La metropolitana è una scelta Europea”.

Secondo gli ultimi dati Ispra, Battiati è tra le città con il suolo più consumato in Sicilia. In che modo il Comune ha intenzione d’intervenire?
“Sono dati che vanno letti in un certo modo. La maggior parte dell’urbanistica di Battiati è composta da villette con verde annesso, non abbiamo palazzoni ad eccezione dei due giganti presenti ai Due Obelischi. Servirebbe un delta diverso. Nel 2019 è scaduto il vecchio Prg e in quello nuovo invertiremo i parametri pre-esistenti: passeremo da 65 per cento a cemento e 35 per cento a verde, a 35 per cento a cemento a 65 per cento a verde”.

Quali lavori pubblici sono ritenuti fondamentali dall’amministrazione?
“Il progetto dell’amministrazione è migliorare la qualità della vita dei cittadini, avere i conti e tutte le carte in regola. La progettazione ci permette di partecipare a bandi statali ed Europei. Tutti gli edifici pubblici di Battiati sono in ristrutturazione per essere trasformati in strutture indipendenti energeticamente e intelligenti. Entro quest’anno partirà il rifacimento dell’illuminazione, la videosorviglianza pubblica con la lettura delle targhe, avremo cinque colonnine per le auto elettriche. Siamo tra i primi comuni del Sud con in corso l’adeguamento sismico del Palazzo Municipale. Per la Biblioteca comunale contiamo su un milione e trecentomila euro provenienti dal Dipartimento Protezione Civile, dunque senza incidere sulla tasca dei cittadini. Per il teatro comunale contiamo su un milione e cento mila euro provenienti dal Cipe, si tratta di 150 posti per un polo culturale. Settecento mila euro da fondi europei sono presenti per nuovi asilo nido, uno già inaugurato con i bimbi già iscritti. Stiamo rifacendo la palestra della scuola elementare con una via nuova fuga e un secondo ingresso alla scuola ‘Pluchinotta’, per il secondo piano, che devia sia il traffico ma rende anche più sicuro l’ingresso e l’uscita da scuola in questo periodo di Covid-19”.

Covid-19, quanti soggettivi positivi sono presenti sul territorio comunale? Ha registrato disservizi nel servizio di smaltimento rifiuti dalle case dei cittadini positivi?
“Le nostre vittime sono sette, tra cui Santo Trombetta nostro dipendente cinquantenne. Oggi i nostri positivi sono 28, di cui 26 a casa. Abbiamo ricevuto una dozzina di lamentele che abbiamo riportato all’Asp, che solo in questa circostanza ha ripreso il servizio in maniera più attenta”.

Differenziata. Quali dati distinguono Sant’Agata Li Battiati per quantità di rifiuti riciclati?
“Abbiamo una media del 71 per cento, eravamo al 36-37 per cento. Sette su dieci dei nostri cittadini la fanno. Da marzo è cambiato il sistema, l’umido viene ritirato tutti i giorni e nonostante il lavoro sia per questo aumentato non è aumentata nessun tassa sui rifiuti”.

Fondi Europei e Bilancio, com’è cresciuta Sant’Agata Li Battiati grazie alle azioni strategiche promosse tramite questi “capitoli”?
“I pilastri per ottenere i finanziamenti sono due, avere le carte in regola col bilancio di previsione e con bilancio consuntivo. Molti Comuni hanno spese rispetto alle entrate, noi no. Non abbiamo mai fatto mutuo, né abbiamo debiti o ricorriamo ad anticipazioni di tesoreria. Tutto questo può avvenire attraverso una seria azione di politica economica. Il secondo pilastro sono i fondi Europei. Ho in cassa 3 milioni di euro per il teatro e gli altri progetti. Un Comune deve avere una visione di prospettiva per partecipare alle finestre dei fondi. Noi in questo momento l’abbiamo. Sant’Agata Li Battiati sarà una piccola ma grande comunità interconnessa e indipendente, con una tassazione equa e utile: spero un territorio da esempio per tanti”

Twitter: @ChiaraBorzi