Home » Beni confiscati alla mafia a Catania, costituito osservatorio per trasformare immobili in presidi di legalità

Beni confiscati alla mafia a Catania, costituito osservatorio per trasformare immobili in presidi di legalità

Beni confiscati alla mafia a Catania, costituito osservatorio per trasformare immobili in presidi di legalità
beni confiscati mafia catania

Per la prima volta in città, un tavolo riunisce istituzioni e società civile per garantire trasparenza, partecipazione e pieno riutilizzo sociale dei beni confiscati

Catania ha ufficialmente istituito l’Osservatorio comunale sui beni confiscati alla mafia, uno spazio di confronto stabile e operativo promosso dall’Amministrazione comunale, ai sensi del nuovo regolamento comunale. L’obiettivo è valorizzare e restituire alla collettività gli immobili sottratti alla criminalità organizzata. Per la prima volta in città, un tavolo riunisce istituzioni e società civile per garantire trasparenza, partecipazione e pieno riutilizzo sociale dei beni confiscati, trasformandoli in luoghi di giustizia, accoglienza, lavoro, cultura e aggregazione.

Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI

Lombardo: “Catania ha cambiato marcia, diventando un modello a livello nazionale nella gestione dei beni confiscati”

L’assessora comunale ai beni confiscati alla mafia, Viviana Lombardo, ha espresso grande soddisfazione per l’avvio dell’Osservatorio, sottolineando l’importanza di un lavoro condiviso con tutte le associazioni e le realtà attive nel settore. Questo metodo, basato su ascolto, impegno e determinazione, ha già trovato un primo significativo riscontro: la seduta inaugurale dell’Osservatorio si è tenuta all’interno di un immobile confiscato e recentemente ristrutturato grazie ai fondi del PNRR, oggi adibito a sportello comunale dedicato ai beni confiscati.

“Riunire per la prima volta l’Osservatorio in un bene confiscato restituito alla città – ha dichiarato l’Assessore Lombardo – rappresenta un segnale concreto del cambiamento in atto. Catania ha cambiato marcia, diventando un modello a livello nazionale nella gestione dei beni confiscati, un tema su cui non vogliamo rimanere attenti e vigili, con i preziosi suggerimenti del mondo dell’associazionismo”.

La riunione dell’Osservatorio

Alla riunione dell’osservatorio con l’assessora Viviana Lombardo hanno partecipato anche il consulente a titolo gratuito del sindaco per i beni confiscati, Michele Cristaldi, la dirigente comunale del servizio Marina Galeazzi e i funzionari comunali preposti. Per il mondo dell’associazionismo, hanno risposto positivamente all’avviso pubblico dell’Amministrazione Comunale per costituire l’Osservatorio Comunale per i beni confiscati alla mafia i seguenti rappresentanti: Giuseppe La Porta per l’Associazione Orizzonte ODV; Maria Rosa Cosenza e Adriana Laudani per l’Associazione Memoria e Futuro; Claudia Pasqualino per la Cooperativa Il Mosaico; Rosa Maria Saccone per l’Ass.ne C’era Domani Librino ODV; Marco Barbarossa per l’Associazione Nessuno Escluso; Gianpaolo Adonia per l’Associazione. Utenti Servizi Radiotelevisivi; Matteo Iannitti per Arci Catania – I Siciliani Giovani; Adriana Cantaro e Linda Russo per Asael Associazione Antiestorsione Libero Grassi Catania.