La Regione Siciliana affida i lavori di efficientamento energetico di 95 siti culturali e archeologici dell’isola
La Regione Siciliana affida i lavori di efficientamento energetico di 95 siti culturali e archeologici dell’isola.
È stato infatti pubblicato sulla Gazzetta ufficiale
della Regione il bando di gara da 17 milioni
di euro per l’affidamento in finanza di progetto (project financing)
degli interventi per il miglioramento
energetico di 95 tra siti e immobili ricadenti anche nelle aree archeologiche del dipartimento regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana.
Il
bando – spiega la Regione in una nota – costituisce un’azione fortemente
innovativa e sfidante per la
particolare portata degli interventi. Il progetto, che sposa le linee guida
sullo sviluppo sostenibile contenute
nell’Agenda 2030, prevede una revisione del sistema energetico attualmente utilizzato con l’obiettivo di promuovere soluzioni
a basso consumo di carbone e di risorse primarie per ridurre
i consumi, migliorare la prestazione degli impianti e diminuire le emissioni di elementi inquinanti.
Il
bando, predisposto dall’assessorato regionale dell’Energia e dei servizi di
pubblica utilità, prevede interventi
mirati e calibrati sulle singole strutture prese in esame, avuto riguardo in particolare agli interventi di adeguamento
e ristrutturazione, alla collocazione di impianti fotovoltaici, alla installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, agli impianti di regolazione e ottimizzazione dei flussi energetici e dei consumi,
al controllo delle emissioni inquinanti.
Il tutto in una logica che tende a ridurre progressivamente le emissioni tossiche
e i gas serra: è infatti previsto l’abbattimento annuo del 48% del consumo energetico, che passerà
da 7,5 a 3,9 milioni di chilowattora. Il bando scade il 30 settembre 2020.
“In
termini di inquinamento – ha dichiarato il presidente della Regione Nello
Musumeci – significherà immettere
nell’aria oltre 14.000 tonnellate di Co2 in meno. È come se piantassimo in Sicilia 60.000 alberi, creando
un polmone verde a beneficio della nostra terra e delle future generazioni che potranno in tal modo vivere in un ambiente
più salubre”.
“L’intervento
sui 95 siti del dipartimento dei Beni culturali – sottolinea l’assessore dei
Beni culturali e dell’identità
siciliana, Alberto Samonà – presenta un carattere fortemente innovativo e tende ad allineare l’amministrazione regionale agli standard
energetici previsti dall’Agenda 2030 sulla sostenibilità
ambientale. Si tratta di un intervento particolarmente impegnativo e fortemente voluto dal governo Musumeci che
comporterà una significativa riduzione dei consumi e delle emissioni di agenti inquinanti”.
“Siamo davanti – aggiunge l’assessore Samonà – a un intervento che assume particolare valenza in relazione alla tipicità e storicità dei luoghi su cui opererà; azioni che dovranno tenere conto della morfologia dei luoghi, della caratteristica dei siti e dell’impatto ambientale. Una sfida che renderà finalmente la Sicilia più moderna consentendo anche un significativo risparmio nei consumi”.
Spiteri – 5a LG Lombardo Radice Catania