Beni culturali, la proposta di Samonà: carta sconto per le famiglie

Una carta sconto per avvicinare le famiglie siciliane ai luoghi culturali

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Una carta sconto per avvicinare le famiglie siciliane ai luoghi culturali

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mercoledì 04 Maggio 2022

Una proposta dell’assessore Alberto Samonà introduce nella Finanziaria la possibilità per i siti regionali di emettere una carta sconto annuale per le famiglie siciliane e sconti per i turisti

Una norma nella Legge di Stabilità regionale per avvicinare le famiglie ai luoghi della Cultura e incentivarne le presenze, abbattendo per chi ha figli il costo dei biglietti d’ingresso.

Lo prevede l’articolo 6 della Finanziaria che, su proposta dell’assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà, introduce la possibilità per i musei e i parchi archeologici regionali di emettere una carta annuale di 40 euro da destinare ai nuclei familiari residenti in Sicilia con figli. Un incentivo per andare incontro alle famiglie, che, fino ad oggi, per accedere ai luoghi della Cultura non godono di nessuno sconto specifico e pagano il biglietto intero, con un esborso economico non indifferente in caso di più figli maggiorenni.

E per venire incontro alle esigenze delle famiglie numerose, la norma prevede pure che i nuclei familiari con tre e più figli, anche non residenti in Sicilia, usufruiscano di uno sconto del 50 per cento sul biglietto d’ingresso, da applicarsi in tutti i luoghi della cultura siciliani.

La norma dovrà essere approvata dal Parlamento regionale

La norma, prima di diventare operativa su tutto il territorio siciliano, dovrà adesso essere approvata dal parlamento regionale nel corso di questa sessione finanziaria in discussione all’Ars. “Si tratta di un provvedimento di buon senso – sottolinea sui suoi canali social l’assessore Alberto Samonà (Lega) – perché spesso alle famiglie viene chiesto un notevole esborso di denaro per accedere ai luoghi della Cultura. In questo modo, invece, si va incontro alle loro esigenze e si pongono le basi per un più massiccio accesso di visitatori, che spesso vengono invece dissuasi, perché costretti a dover pagare più biglietti, come nel caso di quei  nuclei familiari con figli che hanno già compiuto diciotto anni. Vogliamo che le famiglie si riapproprino dei siti della Cultura, che rappresentano la nostra storia e la nostra identità”.

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