Beppe Montana e Giovanni Lizzio, il ricordo degli agenti vittime di mafia

Beppe Montana e Giovanni Lizzio, a Catania il ricordo di due grandi poliziotti contro la mafia

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Beppe Montana e Giovanni Lizzio, a Catania il ricordo di due grandi poliziotti contro la mafia

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mercoledì 27 Luglio 2022

Oggi la cerimonia a Catania per ricordare i due poliziotti Beppe Montana e Giovanni Lizzio, vittime di mafia.

Oggi la Polizia di Stato ricorda Beppe Montana e Giovanni Lizzio, uccisi entrambi in agguati mafiosi rispettivamente il 28 luglio 1985 e il 27 luglio 1992. “Libera Terra” e Consorzio “Arancia Rossa”, inoltre, hanno voluto ricordare Montana e le vittime di mafia con dei prodotti dedicati.

Beppe Montana e Giovanni Lizzio, il ricordo della Polizia di Stato

Come negli anni precedenti, questa mattina, all’interno del cimitero di Catania sono state poste due corone di alloro sulle tombe del commissario Beppe Montana e dell’ispettore Giovanni Lizzio. Entrambi sono vittime di mafia, brutalmente uccisi in agguati mafiosi.

Alle 9,30 il cappellano della Polizia di Stato ha celebrato una messa in suffragio per ricordare entrambi gli agenti nella parrocchia dell’Immacolata Concezione B.V.M. dei Minoritelli in via Gesualdo Clemente.

Chi erano Beppe Montana e Giovanni Lizzio? Perché li hanno uccisi e come hanno contribuito alla lotta contro la mafia?

Beppe Montana, nato ad Agrigento nel 1951, era un agente di polizia, laureato in Giurisprudenza e con una missione morale ben precisa: sconfiggere la mafia. Una missione condivisa con tanti uomini e donne di alto spessore morale e che, purtroppo, lo ha portato alla morte. Durante la sua attività investigativa come poliziotto, arrestò numerosi latitanti e scoprì raffinerie di droga e depositi di armi, intralciando così molti traffici della mafia.

Diventato commissario, era ben consapevole di essere nel mirino di Cosa Nostra. “Siamo bersagli facili, purtroppo”, diceva di sé e dei suoi colleghi dopo l’omicidio del magistrato Rocco Chinnici. L’omicidio di Montana è avvenuto il 28 luglio 1985, appena 3 giorni dopo l’arresto di 8 uomini vicini al mafioso Michele Greco. Un commando mafioso ha posto fine alla vita dell’agente il giorno prima dell’inizio delle sue ferie, uccidendolo a colpi di pistola mentre si trovava a Porticello (frazione di Santa Flavia, PA).

L’ispettore Giovanni Lizzio è morto pochi giorni dopo la strage di via d’Amelio, il 27 luglio 1992. Sono trascorsi 30 anni da quando l’ispettore – responsabile della sezione antiestorsioni della Questura di Catania – venne ucciso in un vile agguato di chiaro stampo mafioso mentre si trovava a bordo della sua Alfetta, incolonnato in via Leucatia. Lì, al semaforo, due giovani a bordo di una moto lo affiancarono e lo uccisero a colpi di pistola. Inutile il ricovero d’urgenza al vicino ospedale Cannizzaro di Catania.

Libera Terra: un omaggio e un “no” alla mafia

“Libera Terra” ha proposto una linea di prodotti biologici (che comprende due varietà di marmellate di Arancia Rossa Igp, un succo di Arancia Rossa Igp e un liquore di arance amare) per ricordare Beppe Montana come vittima di mafia.

“Unire l’intento di celebrare la figura di Beppe Montana, ucciso dalla mafia il 28 luglio del 1985, e di farla conoscere ai giovani con il riscatto derivato dalla realizzazione di prodotti d’eccellenza coltivati nei terreni confiscati alla mafia”. Questo l’obiettivo del progetto, come spiegato da “Libera Terra” in una nota.

“Ringraziamo Libera Terra – dice il presidente del Consorzio Arancia Rossa di Sicilia, Gerardo Diana – per aver legato l’impegno etico, sociale e antimafia alle eccellenze del territorio come i prodotti Igp, veicolo della bellezza e della straordinarietà della Sicilia che produce e che guarda avanti”.

Fonte immagine: Facebook

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