Milano, 17 nov. (askanews) – Le strutture Bettoja compiono 150 anni. Una ricorrenza che riporta al 1875, quando Maurizio Bettoja aprì il ristorante Massimo d’Azeglio in via Cavour, in un quartiere allora attraversato dai lavori per la nuova stazione Termini. Da quel primo nucleo ha preso forma un gruppo alberghiero oggi composto da quattro hotel storici, gestiti senza interruzioni dalla stessa famiglia.
Nel tempo, la presenza Bettoja si è intrecciata con la trasformazione urbanistica della zona. L’albergo Massimo d’Azeglio, il Mediterraneo e l’Atlantico nascono infatti lungo via Cavour, diventata uno dei corridoi d’accesso alla città storica. Il Mediterraneo e l’Atlantico, progettati negli anni ’30 dall’architetto Mario Loreti, conservano ancora oggi ambienti Art Déco, intarsi lignei, mosaici e arredi originali, recentemente restaurati.
La ricorrenza cade in un momento di rilancio. Dopo i lavori del 2017 al Mediterraneo, il gruppo prepara un nuovo ciclo di interventi che coinvolgerà tre strutture nell’arco di circa un anno e mezzo. Una scelta motivata anche dall’arrivo di una nuova generazione familiare, impegnata nella definizione delle strategie future.
La storia del ristorante e dell’omonimo hotel, dedicati allo statista piemontese Massimo d’Azeglio, conserva ancora oggi testimonianze d’epoca, incluse opere originali e decorazioni commissionate tra fine Ottocento e primo Novecento. Nel Mediterraneo, un recente restauro ha riportato alla luce materiali e dettagli architettonici che hanno portato alla tutela del complesso da parte della Sovrintendenza.
La lunga presenza degli hotel nella capitale ha reso queste strutture anche luoghi di produzione culturale: negli anni sono stati scelti come set o base operativa per film e serie, da “Mission Impossible” a “Suburra”, fino a “The Young Pope”.
Completa il quadro l’Hotel Nord Nuova Roma, situato vicino a Palazzo Massimo e anch’esso legato alla famiglia Bettoja dagli anni Trenta. Oggi offre un’impronta più contemporanea, mantenendo però la continuità con la tradizione e con il ruolo della zona nella storia dell’ospitalità romana.