A Biancavilla nasce il Museo multiculturale - QdS

A Biancavilla nasce il Museo multiculturale

A Biancavilla nasce il Museo multiculturale

sabato 20 Gennaio 2024

Ad arricchire il polo sarà la “Collezione Portal” che comprende reperti archeologici di età arcaica ed ellenistica. L’assessore Marco Falcone: “In arrivo fondi dalla Regione”

BIANCAVILLA – A Villa delle Favare nascerà il Museo multiculturale della città di Biancavilla. Grazie a un finanziamento di 200mila euro della Regione Siciliana l’amministrazione si appresta a realizzare un polo culturale di altissimo livello grazie alla “Collezione Portal” – reperti archeologici delle età arcaica ed ellenistica – e alla donazione di Antonino Crispi, cittadino biancavillese che ha vissuto a lungo in Sudafrica, Botswana, Congo e Tanzania: teste di leone imbalsamate, zanne di elefanti e altri oggetti di arte africana.

Il progetto del Museo civico multiculturale

Il progetto del “Museo civico multiculturale” è stato presentato ieri nell’aula consiliare alla presenza dell’assessore regionale per l’Economia Marco Falcone, degli eredi dell’Abate Salvatore Portal e di Francesco Crispi, 94 anni gran parte dei quali vissuti in Sudafrica. Assieme al sindaco Antonio Bonanno anche l’assessore Vincenzo Randazzo e la consulente Pina Furnari che seguono il laborioso iter.

Alla conferenza stampa era presente anche l’ex sindaco Mario Cantarella cui si deve l’acquisizione da parte del Comune del patrimonio artistico del celebre illustratore biancavillese Giuseppe “Pippo” Coco, la cui galleria espositiva è già presente nelle sale di Villa delle Favare. Disegni e illustrazioni del Maestro Coco faranno parte del costituendo Museo multiculturale. Villa delle Favare – lo ricordiamo – ospita già la Biblioteca “Gerardo Sangiorgio”, con il prezioso fondo letterario del poeta e scrittore futurista Antonio Bruno, le opere di Antonino Distefano e di Giuseppe Finocchiaro (D’Inessa) e le creazioni sartoriali di Salvatore Papotto, ‘couturier’ celebrato in tutta Italia.

Allestire un’esposizione all’insegna della modernità

“Siamo già al lavoro – afferma il sindaco Bonanno – per catalogare tutti i beni non ancora inventariati e per allestire, subito dopo, una esposizione all’insegna della modernità. Sarà un Museo del terzo millennio, luogo d’incontro tra culture diverse e tra passato e presente. Una volta ultimato, come prima cosa lo inseriremo nella rete dei musei siciliani”. “Il museo – osserva l’assessore Vincenzo Randazzo – comprenderà anche la Galleria di arte moderna e contemporanea, voluta dal prof. Salvo Mazzone, contenente varie sculture e pitture di artisti siciliani, anche del nostro territorio”.

“È un onore per gli eredi Portal – sottolinea Piero Portale – affidare al Comune di Biancavilla, con la formula del ‘comodato d’uso’, un patrimonio di alto valore culturale che merita di essere conosciuto dai siciliani e dai giovani in particolare”. “Una vera gioia – spiega Francesco Crispi – donare alla mia città oggetti e manufatti di grande interesse antropologico collezionati in oltre 50 anni di mia permanenza in Sudafrica. Affrettatevi a realizzare il museo, voglio essere presente alla sua inaugurazione”.

Che si tratti di un progetto ambizioso al quale l’istituzione regionale vuole continuare a dare il proprio sostegno lo conferma l’assessore regionale Falcone: “Questo museo che sta per nascere rappresenta una forte attrattiva sul piano culturale e turistico che permette a Biancavilla di entrare in una rete museale. Dopo i 200mila euro, altri finanziamenti arriveranno dalla Regione per la gestione della struttura. È un impegno che la Regione vuole riconfermare negli anni a venire”. La collezione denominata Portal (o anche Portale) fu raccolta dall’Abate Salvatore Portal di Biancavilla, nato nel 1789 in una famiglia agiata ma non nobile, da Antonino Portal, farmacista, e da donna Maria Sangiorgio.

Una grande collezione dei reperti archeologici

La collezione dei reperti archeologici costituisce oggi una delle più importanti attestazioni archeologiche del territorio di Biancavilla. Nel suo complesso annovera 423 reperti tra vasellame, statuette e oggetti in bronzo di età greca, raggruppati in produzioni ceramiche divise in età arcaica ed età ellenistica. Presente un lotto di 33 lucerne e 35 statuette che si dispongono tra l’età arcaica e l’età ellenistica.

Da una donazione privata la collezione di arte africana

La collezione di arte africana, frutto di una donazione privata, presenta centinaia e centinaia di manufatti d’arte tradizionale dell’Africa sub-equatoriale: teste di leone imbalsamate, zanne e sculture in avorio, sculture funerarie in legno finemente inciso e intagliato, oggetti di uso cerimoniale, maschere, figure magiche, feticci, oggetti di uso quotidiano, lavorazioni di vario genere in malachite. Un vasto repertorio di arte e sapienza artigianale che rappresenta un “viaggio” nella storia e favorisce un confronto tra culture diverse. Le centinaia di reperti della collezione riconducono alla cultura africana della vita, della morte, del rispetto degli antenati e della divinazione.

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