Gli psicologi: "Non è un gioco ma un'insidia concreta"
Non bastava Tik Tok, si badi, utilizzato nella maniera errata; da oggi, tra le mani degli adolescenti c’è una nuova, divertente quanto insidiosa, a detta degli psicologi, app. Il nome è già tutto un programma: Bikinioff. A fare notizia, non più di 15 giorni fa in una scuola media della provincia di Roma, le immagini circolate su chat Whatsapp di cinque studentesse completamente nude.
Tutto fuorchè una burla
“Ma è solo uno scherzo”, avrebbero esclamato, interrogati dai carabinieri, due 14enni, ignari, si spera, che quelle foto di nudo finite nelle mani degli investigatori tutto sono tranne che una burla. Motivo per il quale i due ragazzini sono stati indagati dalla procura per i minorenni per produzione di materiale pedopornografico. Il guaio è che le ragazzine non avevano concesso le loro immagini senza veli, pur riconoscendo gli scatti del loro profilo Instagram. Una ragazzina di 15 anni, per la vergogna, non ha voluto contribuire alle indagini condotte dai carabinieri. Quelle foto di nudo, è stato accertato da un’indagine che è ancora alle prime battute, sono state realizzate grazie a una applicazione che avrebbe molto successo tra i giovanissimi: si chiama Bikinioff.
Bikinioff: ecco cos’è
È un bot, cioè un programma che esegue azioni ripetitive come un robot. Bikinioff, lo dice anche il nome, ha il compito di spogliare il corpo delle foto che gli iscritti al gruppo inviano. Nel caso delle cinque vittime, i loro compagni hanno postato alcune immagini, non è ancora chiaro se a figura intera o se con il fotomontaggio di altri corpi recuperati dal web, e hanno costruito gli scatti da condividere sulle chat.