Iniziata alle dieci del mattino, è proseguita fino a notte, per discutere delle osservazioni della Corte dei conti sui residui attivi che hanno portato al ritiro del rendiconto 2019
Riunione-fiume della Giunta regionale siciliana ieri sera in un albergo di Pergusa (Enna) per valutare la proposta di bilancio da sottoporre all’Assemblea Regionale Siciliana nei termini concordati con la conferenza dei capigruppo.
La riunione, presieduta dal governatore Nello Musumeci, ha preso il via alle dieci del mattino ed è proseguita fino a notte.
Vi hanno partecipato tutti gli assessori regionali, il Ragioniere generale e i dirigenti dell’Assessorato al Bilancio.
Il “ritiro” di Pergusa è stato voluto da Musumeci per discutere di queste questioni anche alla luce delle osservazioni giunte dalla Procura della Corte dei conti su alcuni residui attivi del rendiconto 2019 che deve essere ancora parificato e dal quale, secondo i magistrati contabili, emergono circa trecento milioni di euro di partite “anomale”.
La Giunta Musumeci aveva deciso di ritirare quel rendiconto e di presentarne un altro alla Corte. Il nodo è capire si tratti di residui non cancellati per errore da alcuni dipartimenti oppure di nuovo disavanzo.
Il vicepresidente della Regione, Gaetano Armao, che è anche assessore dell’Economia, ha illustrato prima di tutto i provvedimenti di recepimento dell’accordo con lo Stato. Poi la Giunta ha esaminato tutte le poste di bilancio di ciascun dipartimento, in relazione ai fabbisogni ordinari di ciascun assessorato.
La riunione di Pergusa segue quella dello scorso venerdì, durante la quale erano stati presi in esame, con tutti i dirigenti autorità di gestione, i fondi extraregionali e lo stato di attuazione dei relativi programmi.
Entro oggi dovranno essere definiti il bilancio e la legge di stabilità, consentendo agli Uffici di completare la collazione degli atti entro giovedì, quando la Giunta Musumeci si riunirà nuovamente per la formale approvazione degli atti.