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A2A cresce investendo, Tasca: “La Sicilia ha un ruolo fondamentale nella transizione energetica”

A2A cresce investendo, Tasca: “La Sicilia ha un ruolo fondamentale nella transizione energetica”
Da sinistra, Roberto Tasca (presidente A2A), Fabrizio Bignardelli (presidente Sicindustria) e Roberto Lagalla, sindaco di Palermo

Il punto a Palermo in occasione della presentazione del Bilancio di Sostenibilità Territoriale della Sicilia 2024.

“Occorre cambiare cultura e metodologia”, ha detto il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, alla presentazione del Bilancio di Sostenibilità Territoriale della Sicilia 2024 che si è tenuta nella sede di palermitana Sicindustria. Lagalla ha parlato di una “complessità da governare” che la pubblica amministrazione non è in grado di affrontare con la rapidità e le competenze necessarie. In questo mutare dei tempi anche sul piano infrastrutturale, A2A dimostra di aver compreso e cavalcato le nuove esigenze del mercato dell’energia.

“La Sicilia è importante perché noi in Sicilia facciamo tante cose che sono complemento della nostra attività su tutto il territorio nazionale: produciamo energia, abbiamo insediato ed insedieremo nuovi impianti di produzione che recuperano energia dal biogas, dalla discarica di Augusta ad esempio, e dall’altra parte occupiamo più di 150 persone sul territorio”, spiega il presidente di A2A Roberto Tasca. “Per cui è evidente – aggiunge – che il nostro impegno qui ha un rilievo, anche in termini di nostro conto economico e lo abbiamo anche scritto nel nostro piano industriale”.

Bilancio di Sostenibilità Territoriale della Sicilia e la crescita di A2A

Il primo cittadino di Palermo ha esaltato l’importanza degli investimenti privati e del rapporto pubblico-privato, ricordando anche alla platea di Sicindustria che sulla riva nord del continente africano c’è un mercato che vale il 16% del Pil. La Sicilia, quindi, ha da trarre vantaggio dallo svantaggio che il quadro geopolitico ha iniziato a prospettare già dal 2022. E a quel mercato guarda anche A2A, pur con opportuna cautela del presidente Tasca che sul concretizzarsi di certe aperture ricorda come non possa essere un solo attore, pubblico o privato che sia, a poter aprire un nuovo corso.

Nel frattempo, però, il gruppo A2A cresce, e lo fa anche compensando la continua richiesta di energia elettrica – e non solo – a basso impatto ambientale. “La sostenibilità e l’impegno che noi abbiamo, anche questo scritto nel piano industriale, ha fatto sì che abbiamo completato due campi eolici che ci permettono di produrre energia senza inquinare; lo stiamo facendo con gli otto campi fotovoltaici e lo faremo con gli impianti sul biogas, e questa è una chiara ed evidente scelta di investimento che testimonia le nostre modalità di intervento sul territorio”.

Di modalità d’intervento ha da vantare anche il valore che l’azienda, come raccontato dal presidente Tasca, attribuisce ai lavoratori, concedendo periodo di maternità prolungata alle lavoratrici e un mese di paternità ai lavoratori, sempre al 100% della retribuzione oltre alla formazione che viene data e che contribuisce a opporsi all’emigrazione da cui la Sicilia continua a essere flagellata. La quarta edizione del Bilancio di Sostenibilità Territoriale della Sicilia, documento che rendiconta le performance ambientali, economiche e sociali del Gruppo nel 2024 e illustra i principali progetti in corso e le iniziative programmate per i prossimi anni, mostra una crescita del 58% degli ordini ai fornitori locali, di cui due terzi micro o piccole imprese con meno di 50 dipendenti.

Il ruolo cruciale della Sicilia per A2A

La Sicilia riveste un ruolo cruciale nel processo di transizione energetica del Paese – afferma Tasca spiegando che – ne è testimonianza anche il maggiore sviluppo delle energie rinnovabili da parte del Gruppo, attraverso progetti che hanno determinato un incremento della produzione green del 65% rispetto all’anno precedente e contribuito a evitare l’emissione di oltre 60.000 tonnellate di CO₂”. Una crescita importante e un investimento altrettanto importante: 34 milioni di euro sono stati, infatti, gli investimenti in infrastrutture.

A2A ha quindi rafforzato nel 2024 il proprio impegno per la transizione energetica, raccogliendone i frutti. Per il territorio siciliano è stato generato un valore complessivo di oltre 52 milioni di euro, in crescita del 32% rispetto all’anno precedente. Di questi, circa 31 milioni – in aumento del 58% sul 2023 – sono stati destinati al tessuto economico locale attraverso ordini a fornitori. Prosegue, nel frattempo, il percorso di riconversione della Centrale termoelettrica di San Filippo del Mela: nel 2024 sono state completate la demolizione di un serbatoio di stoccaggio per olio combustibile denso e la riqualificazione delle aree per le nuove iniziative di sviluppo del sito. A inizio 2025, è stata presentata la richiesta di VIA per l’installazione di sei motori a gas da 18 MW ciascuno, che garantiranno maggiore flessibilità e minori impatti ambientali, ed è stata ottenuta l’autorizzazione per un impianto di storage da 20 MW (BESS – Battery Energy Storage System) e trasmessa richiesta di ampliamento a 40MW, per la quale si è in attesa dell’esito.

I parchi eolici di Mimiani e di Matarocco, quest’ultimo inaugurato nell’ottobre 2024, hanno prodotto complessivamente 128 GWh di energia green, registrando un incremento del 67% rispetto all’anno precedente. È inoltre in fase autorizzativa un impianto eolico da 42 MW nei comuni di Mazara del Vallo e Marsala. Per quanto riguarda il fotovoltaico, nel 2024 è entrata in esercizio una nuova infrastruttura da 12,6 MW a Mazara del Vallo ed è in corso la realizzazione di un impianto a Castellammare del Golfo da circa 8 MW.

Lagalla: “A2A presenza consolidata in Sicilia”

Per Roberto Lagalla, “A2A è una presenza in Sicilia, riconosciuta e consolidata; Palermo sta facendo le sue scelte, finalmente, che vanno in discontinuità rispetto ad un approccio pubblicistico che oggi contrasta con la sfida dei tempi e della modernità”. La collaborazione tra pubblico e privato è pertanto ineludibile, secondo il sindaco di Palermo, ma su questo “per fortuna c’é un’apertura da parte degli Enti locali”.

Sul fronte del mercato che la Sicilia ha a portata di mano, quantomeno geograficamente, secondo Lagalla è un investimento che si riempie sempre più di contenuti e a cui il capoluogo concorre anche “attraverso la sfida del digitale sulla quale Palermo sta operando con risultati che anche dal punto di vista delle statistiche sono sotto gli occhi di tutti”. Lo snellimento burocratico non “pubblicistico-centrico” è stato lodato dal presidente di Sicindustria Fabrizio Bignardelli. La potenzialità, in termini occupazionali, di competenze e di sviluppo sono state in parte confermate da Svimez, presente con il ricercatore Giacomo Cuginatto; ma resta la fuga dei cervelli, cui anche A2A può dare un piccolo contributo per ridurne la portata.

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