Home » Bioraffineria Enilive di Gela prima in Italia a produrre carburante green per gli aerei

Bioraffineria Enilive di Gela prima in Italia a produrre carburante green per gli aerei

Bioraffineria Enilive di Gela prima in Italia a produrre carburante green per gli aerei
bioraffineria gela

L’impianto riuscirà a soddisfare fino a quasi un terzo della domanda europea di Sustainable Aviation Fuel (SAF), ossia il biojet, carburante sostenibile per l’aviazione

Enilive entra nel mercato dei carburanti sostenibili per l’aviazione. La Bioraffineria di Gela è la prima d’Italia a produrre biojet, e la seconda della UE a produrre una soluzione di decarbonizzazione del trasporto aereo. La domanda è prevista in crescita, e al momento l’impianto produrrà fino a quasi un terzo della domanda europea di SAF (Sustainable Aviation Fuel, carburante sostenibile per l’aviazione).

La Bioraffineria, inaugurata nel 2019, ha una capacità di lavorazione di 736 mila tonnellate all’anno di biomasse, costituite prevalentemente da oli alimentari esausti, grassi animali e sottoprodotti della lavorazione di oli vegetali. L’avvio del progetto è stato presentato durante una conferenza stampa che si è tenuta presso la sala Mattei ECU della bioraffineria. Ad avviare i lavori è stato Walter Rizzi, presidente della bioraffineria Enilive di Gela che, dopo aver salutato i presenti, ha presentato Stefano Ballista, amministratore delegato di Enilive, in collegamento in videoconferenza.

“Il sito industriale di Gela, quest’anno, celebra i suoi 60 anni di attività – ha dichiarato Ballista -. Eni ha iniziato ad investire in questo settore più di dieci anni fa e saremo tra le prime compagnie al mondo a produrre quantitativi rilevanti di SAF, che contribuirà alla riduzione delle emissioni di CO2. Gli attuali aeromobili possono già utilizzare questo biocarburante miscelato fino al 50%, senza bisogno di effettuare nessuna modifica ai motori. Entro il 2026 sarà operativo anche l’impianto a Porto Marghera, nella bioraffineria di Venezia, ed entro il 2030 si aggiungeranno i nuovi impianti in Italia, e all’estero”.

L’impianto SAF di Gela ha una capacità di 400mila tonnellate/anno

L’impianto SAF di Gela ha una capacità di 400mila tonnellate/anno, pari a quasi un terzo della domanda di SAF prevista in Europa nel 2025 in conseguenza dell’entrata in vigore della ReFuelEU Aviation. Il Regolamento (UE) 2023/2405 stabilisce, infatti, che i fornitori di carburante per l’aviazione garantiscano che il jet fuel messo a disposizione degli operatori aerei in ogni aeroporto dell’UE contenga quote di SAF. L’immissione sul mercato di SAF dovrà avvenire in quantità crescenti secondo la seguente traiettoria: 2% minimo dal 1°gennaio 2025 e un incremento della quota ogni cinque anni (6% dal 2030, 20% dal 2035, 34% dal 2040, 42% dal 2045) fino a raggiungere il 70% dal 2050.

Enilive ha stretto accordi con diverse compagnie aeree

Enilive ha stretto accordi con diverse compagnie aeree per la fornitura di SAF dal settembre 2022, grazie alle prime produzioni realizzate in sinergia tra la Bioraffineria Enilive di Gela e altri impianti Eni a partire da materie prime di scarto. Entro il 2030 Enilive prevede di aumentare la propria capacità di bioraffinazione a oltre 5 milioni di tonnellate/anno e di incrementare l’opzionalità della produzione di SAF fino a 1 milione di tonnellate/anno entro il 2026, con un potenziale raddoppio entro il 2030, anche grazie ai nuovi progetti in corso nella bioraffineria di Venezia e alla realizzazione di nuove bioraffinerie in Malesia e Corea del Sud.

“L’innovativa produzione di SAF a Gela è stata resa possibile grazie a modifiche impiantistiche – ha rivelato Raffaella Lucarno, responsabile Bioraffinazione e Supply di Enilive -, in particolare dell’unità di isomerizzazione a cui sono stati aggiunti un reattore e una sezione di separazione prodotti, e del parco serbatoi e strutture logistiche. A Gela avviene tutto il processo di produzione, ad iniziare da un pretrattamento che toglie i contaminanti e dall’Ecofining in cui viene rimosso l’ossigeno. A breve saranno ultimati anche gli investimenti per il potenziamento della sezione di pretrattamento delle cariche con la costruzione di una terza linea di degumming, che consentirà di ampliare ulteriormente la tipologia delle materie prime di scarto e residui da trasformare in biocarburanti HVO (Hydrotreated Vegetable Oil, olio vegetale idrotrattato). Il biojet costa di più rispetto al jet fuel fossile, sia perché la materia prima è più costosa sia perché le quantità lavorate sono inferiori e al momento ci sono meno economie di scala, ma la domanda non mancherà perché è prevista dalla normativa ReFuelEu. Saremo in grado di produrre fino a un terzo della domanda europea, dando così un contributo alla decarbonizzazione del trasporto aereo”.

Presente alla conferenza stampa anche il sindaco di Gela, Terenziano di Stefano, insieme a Filippo Franzone, Assessore allo Sviluppo Economico. “Il primo impianto dedicato alla produzione di SAF nella Bioraffineria di Gela rappresenta per la città un cambiamento non solo culturale ma anche tecnologico – ha aggiunto il sindaco di Stefano -. Siamo orgogliosi di essere una città che produrrà fino a un terzo della domanda europea. Il rapporto disteso e di collaborazione tra il nostro territorio ed Eni, da 60 anni, continua a dare i suoi frutti e fa ben sperare per il futuro di Gela, che potrebbe diventare un polo di ricerca e di innovazione”.

L’ultimo intervento è stato quello di Edmondo Tamajo, assessore alle Attività Produttive della Regione Siciliana, che ha sottolineato l’importanza di questi interventi per rafforzare la competitività dell’Isola. “È un grande onore essere qui oggi, in occasione dell’inaugurazione dell’impianto SAF a Gela, un simbolo concreto della transizione ecologica e della capacità di innovare dei nostri territori – ha dichiarato l’assessore Tamajo -. La riconversione green dei poli industriali, come questa realizzata da Eni a Gela, rappresenta un dovere morale per la Sicilia. Abbiamo il compito non solo di salvaguardare l’ambiente, ma anche di costruire un futuro sostenibile per le generazioni che verranno. Tuttavia, è fondamentale ricordare che nessuna trasformazione può dirsi davvero giusta se non tiene conto delle persone. Siamo vicini ai lavoratori, i veri protagonisti di questa transizione. La nostra presenza qui è un modo per far sentire la vicinanza del governo Schifani, delle istituzioni e il supporto e il sostegno a tutti questi piani di riconversione e a tutti questi interventi che sono importanti per la Sicilia, per l’Italia ma, direi, anche per l’Europa. Stiamo cercando, attraverso i Fondi FESR, e tutte le opportunità che abbiamo a disposizione, di mettere a terra una serie di interventi che sicuramente rafforzeranno la competitività del nostro mondo produttivo”.

Enilive ha l’obiettivo di fornire servizi e prodotti progressivamente decarbonizzati per la transizione energetica, contribuendo all’obiettivo di Eni di raggiungere la carbon neutrality al 2050 anche attraverso gli asset industriali che includono le Bioraffinerie di Venezia e di Gela, la Bioraffineria St. Bernard Renewables LLC (joint venture partecipata al 50%) in Louisiana (Stati Uniti d’America), oltre ai nuovi progetti di bioraffinazione in fase di sviluppo in Malesia, in Corea del Sud e in Italia, dove è corso la costruzione della terza Bioraffineria a Livorno.