Black Lives Matter, l'ombra di George Floyd dopo il ritorno di Trump

VIDEO | Black Lives Matter, l’ombra di George Floyd dopo il ritorno di Trump alla Casa Bianca

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Stefano Scibilia  |
martedì 03 Dicembre 2024

Paure e incertezze in seguito all'esito delle presidenziali

RICHMOND (VA) – L’esito delle elezioni americane continua a provocare reazioni contrastanti in tutto il Paese e mentre l’America vive la sua frase di transizione tra la fine del mandato presidenziale di Joe Biden e l’inizio del Trump 2, il gruppo Black Lives Matter attende con preoccupazione il ritorno del tycoon alla Casa Bianca.

Dopo l’omicidio di George Floyd, avvenuto il 25 maggio del 2020 per mano di un agente di polizia, il movimento Black Lives Matter hanno protestato in tutto il Paese, abbattendo monumenti, ribadendo l’importanza di essere liberi contro uno Stato di Polizia che da sempre utilizza la repressione e la violenza contro le minoranze. Proprio Richmond, capitale della Virginia, è stata la prima città a sud-est degli Stati Uniti ad organizzare rivolte in seguito all’omicidio di George Floyd. In quei mesi i manifestanti hanno abbattuto le cinque statue più importanti della città, ma il momento che tutti ricordano oggi risale a quando l’allora governatore della Virginia Ralph Northam ordinò la rimozione della statua di Robert Edward Lee in seguito alle proteste del movimento che aveva ricoperto l’intero monumento di graffiti.

Black Lives Matter, le ombre del passato con il ritorno di Trump

A cinque mesi dalle elezioni del 2020 le tensioni tra il movimento Black Lives Matter e il primo governo Trump hanno raggiunto l’apice durante una protesta pacifica davanti alla Casa Bianca, occasione in cui i manifestanti sono stati aggrediti dalla polizia con lacrimogeni e manganelli. Gli agenti avevano ricevuto l’ordine di liberare la strada per un servizio fotografico di Trump, violando di fatto il primo emendamento della costituzione americana.

Qualche mese dopo Trump perse le elezioni anche per via dei numerosi afroamericani che votarono per Biden negli Stati in bilico. A distanza di 4 anni il ritorno di Trump alla Casa Bianca rievoca i fantasmi del passato tra gli esponenti del movimento “Black Lives Matter”.

Black Lives Matter, Lawrence West: “Trump è il male più oscuro”

Lawrence West, ceo del movimento Black Lives Matter di Richmond, ha parlato ai nostri microfoni delle proteste del 2020 nella capitale della Virginia, ricordando che negli Stati Uniti il numero di afroamericani che vengono uccisi è in costante aumento e va ben oltre il caso Floyd: “Quello che Trump rappresenta è pericoloso – ha affermato West -. Lui è il male più oscuro, dato dall’oppressione di un sistema e dal complesso di superiorità delle persone bianche nei confronti della nostra comunità. La gente viene uccisa ogni gorno e ciò che più mi spaventa della società americana sono quelle persone che il 6 gennaio hanno assaltato il Campidoglio. Nel 2020 sono stato uno dei leader delle proteste del movimento Black Lives Matter a Richmond. L’omicidio di George Floyd ha scatenato la nostra rabbia. Per oltre un anno e mezzo abbiamo occupato il monumento di Robert Edward Lee, abbiamo lottato con la polizia”.

West ha anche parlato di come la protesta che si è svolta a Richmond sia stata una delle più famose anche dal punto di vista mediatico, anche se ancora c’è tanto lavoro da fare: “Il New York Times ha definito i nostri graffiti sul monumento come una delle opere di protesta americane più influenti dalla Seconda Guerra Mondiale. Eppure questo non è bastato. La nostra gente sta continuando a morire e per questo non possiamo concederci neanche un secondo per mollare”.

Black Lives Matter, il giardino di Bedrock Bee come alternativa alla strada e alla droga

Bedrock Bee è un membro del movimento Black Lives Matter a Richmond e gestisce il “Fuchsia Freedom Garden”, un luogo di aggregazione per gli afroamericani in difficoltà che hanno l’opportunità di avvicinarsi all’agricoltura. Un modo per uscire fuori dai brutti giri della strada e della droga: “Dobbiamo rimanere ottimisti. Ad alcune persone non piace che Trump abbia vinto, altre invece sono felici. Io personalmente sono felice che molti di noi siano ancora vivi – ha affermato Bee -. Del 2020 ricordo le manifestazioni, gli arresti e la violenza contro di noi. Anche io sono stato arrestato, ma adesso sto pianificando il mio futuro e quello delle altre persone in difficoltà. Ho investito in me stesso, nella mia famiglia e nel mio giardino. So che è l’unico modo di andare avanti, anche se quelli che ci spettano sono tempi difficili”.

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