L'attrice Johansson parla del parla del film in sala dal 7 luglio con Disney e dello straordinario personaggio di Natasha Romanoff.
Qual’è il passato di Natasha Romanoff, alias Black Widow? Chi ha lasciato alle spalle e soprattutto: chi l’ha resa una spia d’acciaio puro? Il lato oscuro delle sue molte vite è ora tutto in un film, BLACK WIDOW in sala dal 7 luglio e dal 9 in streaming su Disney+ con Accesso VIP. Un film targato Marvel Studios che farà felice tutti gli appassionati degli Avengers che avevano conosciuto questo personaggio fin dalla prima apparizione nel 2010 in IRON MAN 2.
“Natasha all’inizio di questo film è davvero sola per la prima volta – dice la Johansson nella global conference in remoto-. Lei ha che ha sempre fatto parte di qualcosa, di qualche gruppo, scopri invece per la prima vota che è stata una donna fragile, una vittima della Red Room. Poi è anche colta alla sprovvista da una persona che viene dal passato che la destabilizza. È bello vederla così come non l’avevamo mai vista.” Tutto parte nel 1995 in Ohaio, per quanto vale il tempo Multiverso nel mondo Marvel, quando Natasha bambina dimostra già il suo carattere fuggendo con la sua singolare famiglia, a Cuba per allontanarsi dalle forze oscure che la vorrebbero morta. Con lei il padre, Alexei Shostakov o Red Guardian (David Harbour), la madre, Melina Vostokoff (Rachel Weitzs), e una problematica sorella, Yelena Belova (Florence Pugh), la terza Vedova Nera.
Ma nel film, tutto declinato al femminile, anche per quanto riguarda i combattimenti, ad emergere è il passato solitario di questa ragazza allevata nella stanza Rossa dove vengono cresciute per diventare spie solo ed esclusivamente amazzoni della morte delle quali Black Widow è forse la massima espressione. L’abbandono dal mondo Marvel ora che il suo personaggio si è sacrificato per la Gemma dell’Anima in AVENGERS ENDGAME? “Amo la famiglia Marvel e so quanto sia speciale e quanto siano speciali questi film – spiega l’attrice stanotte -, sono quindi entusiasta quando vedo altri attori entrare in questo mondo meraviglioso e vedere i loro occhi sbarrati di fronte alle incredibili produzioni Marvel”. E ancora la Johansson: “Abbiamo iniziato seriamente a parlare di BLACK WIDOW quando stavamo facendo INFINITY WAR.
Sapevamo che erano finiti i giochi per Natasha e quindi abbiamo dovuto lavorare a ritroso. Volevamo una storia nella quale lei avrebbe fatto i conti con i traumi del suo passato per poi andare avanti. Per me è stato comunque un modo molto strano di lavorare, ma forse è sempre così in un prequel, una cosa che non avevo mai fatto”. Come vedi il personaggio di Natasha? Dice la Johansson: “Penso che abbia molta integrità. È una grande donna che non ha paura di ammettere quando ha torto. È poi è anche una persona curiosa di se stessa come degli altri. Una cosa quest’ultima non da poco”. Infine Rachel Weisz – ovvero Melina Vostokoff spia altamente addestrata è sottoposta per quattro volte al programma Vedova della Stanza Rossa – mette l’accento sulla vocazione tutta al femminile del film: “Adoro – dice – le storie di donne dirette da donne. Adoro poi recitare al fianco di donne ma mi è piaciuto anche molto recitare al fianco del Reed Guardian, Alexei. ;;Quello che ho amato di più personaggio di Melina? Il fatto che non avesse assolutamente senso dell’umorismo.”