Emersa l’operatività di un sodalizio criminale, dedito allo smercio, tra Messina e Torregrotta, di cocaina, crack, hashish e marijuana.
Dalle prime luci dell’alba, i carabinieri della compagnia di Milazzo stanno eseguendo un’ordinanza di applicazione della misura cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Messina, su conforme richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di 12 persone, in ordine ai reati, a vario titolo, di “associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti” e “detenzione e spaccio di stupefacenti”. Ecco i dettagli del blitz antidroga.
Blitz antidroga a Milazzo, scoperta “banda”
In particolare dalle indagini è emersa l’operatività di un sodalizio criminale, dedito allo smercio, tra Messina e Torregrotta, di cocaina, crack, hashish e marijuana in favore di acquirenti della zona del milazzese e di altre località della provincia.
Le indagini
Dall’attività investigativa, avviata dai carabinieri anche grazie alle segnalazioni ricevute da alcuni cittadini, è emerso che gli indagati avrebbero posto in essere un’intensa attività di spaccio, in modo sistematico attraverso la suddivisione in ruoli.
Infatti, i militari hanno delineato la condotta di due soggetti capi promotori e organizzatori del gruppo criminale, operanti a Messina, che, tramite una fitta rete di corrieri e staffette, avrebbero rifornito della droga i sodali presenti a Torregrotta, per lo spaccio al dettaglio. In particolare, è stata individuata la base operativa del sodalizio, consistente nell’appartamento di un indagato, il quale, nonostante si trovasse agli arresti domiciliari, avrebbe gestito a Torregrotta lo smercio al minuto della droga in modo incessante e quotidiano, avvalendosi anche dell’abitazione della madre, anche ella destinataria della misura cautelare, per nascondere delle sostanze e custodire il denaro provento dell’attività illecita da suddividere tra i sodali.
Nella maggior parte dei casi, le dosi di droga sarebbero state consegnate all’interno del suo domicilio; in altri, invece, lanciate direttamente dalle finestre dell’appartamento e ricevute “al volo” dagli acquirenti, con movimenti rapidi per evitare i controlli delle forze dell’ordine.
Nel corso delle indagini che hanno portato al blitz antidroga a Milazzo, gli inquirenti hanno individuato anche i diversi metodi con cui l’organizzazione avrebbe cercato di eludere i controlli dei carabinieri, tra cui l’espediente, utilizzato dai corrieri, consistente nel nascondere la droga sotto l’imbottitura dei caschi.
I provvedimenti
Nel corso dell’attività investigativa, i carabinieri hanno arrestato 4 indagati per detenzione ai fini di spaccio di droga, poi destinatari della misura cautelare. L’indagine ha consentito, inoltre, di identificare numerosi assuntori di droghe, segnalati alla Prefettura per possesso di stupefacenti per uso personale, e di sequestrare complessivamente, nei vari servizi svolti, oltre 600 grammi di droga, tra cocaina, crack, hashish e marijuana.
Quanto sopra, ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca, costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti degli indagati, che, in considerazione dell’attuale fase delle indagini preliminari, sono da presumersi innocenti fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti le responsabilità e con la precisazione che il giudizio, che si svolgerà in contraddittorio con le parti e le difese davanti al giudice terzo e imparziale, potrà concludersi anche con la prova dell’assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli stessi indagati.
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