TAORMINA (ME) – Un tassello importante si è aggiunto nel complesso panorama dell’edilizia scolastica taorminese: il progetto esecutivo per il nuovo asilo nido nella frazione di Trappitello è stato da poco deliberato dalla Giunta del sindaco, Mario Bolognari.
Un investimento importante, del valore di 970 mila euro per realizzare finalmente una sede che i piccoli della popolosa frazione (quasi 5 mila abitanti) aspettavano da tempo. Si tratta infatti del recupero di un plesso già esistente per la stessa destinazione d’uso, ma mai entrato in funzione, e quindi deterioratosi nel tempo, che sarà sottoposto a demolizione e ricostruzione. Il finanziamento risale a una delibera del Cipe del 2012, ma soltanto lo scorso dicembre è stato sbloccato a favore del Comune di Taormina, grazie all’interessamento dell’assessore ai Lavori pubblici, Enzo Scibilia, con 130 mila euro messi a disposizione dall’Amministrazione. Le risorse sono cofinanziate dall’Unione europea a valere sul Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, messe a bando dall’assessorato regionale alle Politiche sociali, proprio in maniera specifica per gli asili.
Una boccata d’ossigeno per le scuole di Taormina che, come sappiamo, devono ancora risolvere numerosi problemi. Altro passo importante era stato compiuto nei mesi scorsi con lo sblocco delle risorse per il rifacimento della Vittorino Da Feltre, storica scuola elementare del centro, chiusa dal 2004 per inagibilità e mai più riaperta. L’amministrazione aveva già deliberato a febbraio il cofinanziamento da 342 mila euro. Poi a marzo è arrivato l’ok sul progetto esecutivo, del valore totale di 1 milione e 795 mila euro, di cui 1,4 milioni finanziati dalla Regione sulla linea dei fondi europei Po Fesr, attraverso l’assessorato all’Istruzione e Formazione professionale. Adesso non manca più nulla per mettere a bando l’opera e dar via ai lavori che comunque non inizieranno prima della fine del 2020. Un’opera importantissimi perché permetterà di ridare al centro storico, e quindi all’Istituto Comprensivo 1, la propria sede naturale per quanto riguarda le classi elementari, inglobate da quindici anni alle classi medie nell’altrettanto problematico plesso della Ugo Foscolo.
Su quest’ultimo edificio, infatti, si è alimentata negli ultimi due anni la polemica più accesa tra le varie scuole, per i lavori di messa a norma antisismica di una struttura satura, che ospita circa 400 unità tra alunni e addetti ai lavori. Polemiche dovute prima di tutto al vedere andare in fumo un finanziamento già autorizzato da 450 mila euro. Poi riaccese dal flop della trattativa di acquisto di nuovi locali, dall’istituto religioso delle suore francescane, per spostare le classi nell’ex paritario di via Pirandello e poter fare nel frattempo i lavori alla Ugo Foscolo. Seguirono anche vivaci proteste dei genitori, con tanto di cortei sotto la casa municipale. Perso il primo finanziamento, sarà necessario comunque trovarne un altro ma del valore di almeno 2 milioni di euro, per un restyling completo e per mettere in totale sicurezza la scuola, magari nel momento in cui sarà riaperta la Da Feltre.
Intanto il Comune, a corto di liquidità, non ha potuto fare altro che effettuare l’ordinaria amministrazione con l’acquisto di nuove caldaie, piccoli lavori di tinteggiatura, pulizia e riparazioni. Con poco più di 12 mila euro, si è riusciti anche a ripristinare il funzionamento dei pannelli fotovoltaici, che si trovavano sul tetto dell’Istituto in totale abbandono da almeno quattro anni. La dirigenza scolastica dell’Istituto comprensivo, dal canto suo, era riuscita a inserirsi in un bando del Ministero dell’Istruzione per il mantenimento del decoro e della funzionalità degli immobili scolastici, e ottenere circa 145 mila euro che serviranno appunto per le continue opere di ordinaria manutenzione.

