Bollette, a Palermo in 2mila in corteo per dire stop al caro energia - QdS

Bollette, a Palermo in 2mila per dire stop al caro energia: sindaci e imprenditori in corteo

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Bollette, a Palermo in 2mila per dire stop al caro energia: sindaci e imprenditori in corteo

Marco Gullà  |
lunedì 07 Novembre 2022

"Diamo luce alla Sicilia, stop al caro energia" è lo striscione in testa al corteo che ha sfilato oggi a Palermo. Ecco le proposte per fronteggiare la crisi

“Diamo luce alla Sicilia, stop al caro energia” è lo striscione in testa al corteo che ha sfilato oggi a Palermo. Presenti decine di sindaci con la fascia tricolore e rappresentanti dei comuni, oltre duemila persone con le bandiere delle associazioni organizzatrici. In testa al corteo anche il due volte sindaco di Valledolmo (Palermo) sulla sua carrozzella elettrica. In piazza sono state portate anche le bollette della luce quadruplicate negli ultimi mesi.

L’Anci

Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’Anci Sicilia, dicono che “le ragioni della manifestazione di oggi contro il caro-energia stanno particolarmente a cuore anche al sistema degli enti locali. È bene ricordare che la crisi legata all’aumento dei costi dell’ elettricità e del gas colpisce doppiamente i comuni che, da un lato, stanno sopportando maggiori ed insostenibili costi che gravano sui bilanci e, dall’altro, risentono indirettamente della grave crisi che sta colpendo il mondo delle imprese e che sta impoverendo i cittadini anche in considerazione del fatto che si registra una minore riscossione dei tributi locali, in special modo della Tari”.

“Siamo convinti – aggiungono – che nel breve periodo occorrano interventi urgenti di sostegno a cittadini, imprese e comuni e che non potendo bastare, in prospettiva, aiuti e ristori si renda necessario favorire una strategia regionale sull’approvvigionamento energetico e su misure che incentivino investimenti che negli enti locali siano in grado di rafforzare la capacità amministrativa e favoriscano l’impiego delle risorse per investimenti».

Le associazioni imprenditoriali chiedono «la promozione, anche attraverso l’introduzione di uno specifico credito di imposta del 50%, di impianti fotovoltaici per autoconsumo delle Pmi utilizzando le superfici dei capannoni e prevedendo semplificazioni nelle relative autorizzazioni e nelle fasi di connessione alla rete”.

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