"Bollette da 80mila euro": storica gelateria valuta la chiusura dopo 42 anni, 52 dipendenti a rischio

“Bollette da 80mila euro”: storica gelateria valuta la chiusura dopo 42 anni, 52 dipendenti a rischio

Michele Sardo

“Bollette da 80mila euro”: storica gelateria valuta la chiusura dopo 42 anni, 52 dipendenti a rischio

Michele Sardo  |
mercoledì 05 Ottobre 2022

Lo sfogo del proprietario della Gelateria Anni '20 di Bagheria

Un altro commerciante storico minaccia di chiudere i battenti. E se dovesse succedere realmente ben 52 lavoratori rischiano di perdere il loro posto di lavoro. Pietro Gagliano, titolare della gelateria Anni ’20 di Bagheria, paese in provincia di Palermo, non trova altre soluzioni, visto che da mesi la sua attività è in notevole perdita a causa dei rincari spropositati delle bollette di luce e gas. “In questo mese di agosto – racconta a qds.it il titolare della gelateria – tra luce e gas sto pagando 78.000€“. Il rincaro rispetto all’anno scorso è notevole: “Rispetto a luglio dell’anno scorso – spiega Gagliano – 20 mila euro circa in più. Ad agosto è andata ancora peggio: più 22. Io ho cercato di ridimensionare qualcosa – dichiara rammaricato l’imprenditore di Bagheria – . La mia struttura lavora ed è grande, ma questi costi dell’energia sono assolutamente fuori luogo“.

Il risparmio non basta a limitare le bollette

La famiglia Gagliano ha cercato di correre al riparo, provando a risparmiare lì dove ha potuto. Per esempio limitando l’uso di alcuni frigoriferi o spegnendo alcuni fari che illuminano la facciata della gelateria rendendola esteticamente accattivante. Ma non è bastato. E la bolletta che dovrà arrivare a settembre adesso fa paura. Anche quella del gas, il cui importo rispetto all’anno scorso è addirittura triplicato: “Sono in perdita – dice Gagliano – ho un consumo di energia di 3000 euro al giorno. Ho 52 dipendenti e 42 anni di attività ma se continua così dovrò trovare una soluzione. Oggi al tg raccontavano che in tanti per pagare le bollette si affidano agli usurai. Io fortunatamente non sono a questo punto ma nemmeno voglio buttare tutti i sacrifici che ho fatto. Potrebbe pure succedere che il prossimo mese mi arriva 100 mila euro da pagare – continua -. Non rischio solo io ma anche i miei impiegati. La cittadinanza secondo me non ha ancora realizzato cosa sta accadendo. Quando la gente prenderà coscienza comincerà a spendere meno nelle attività“. E’ un cane che si morde la coda.

Ieri circa 500 persone, tra cittadini e commercianti, hanno partecipato ad una manifestazione di protesta a Bagheria. Erano presenti molti imprenditori, tra cui anche storici commercianti di Bagheria, come i titolari de Il Bacio, di Don Gino e Don Ciccio, e lo chef stellato Tony Lo Coco. Il corteo è arrivato fino alla sede del Comune, dove il sindaco Filippo Tripoli ha ricevuto una delegazione: “Porterà alla luce le nostre proteste, ci ha detto, facendo una riunione col Prefetto per vedere se si può ottenere qualcosa, come per esempio una moratoria” – conclude l’imprenditore. Ma la sua voce è palesemente sconsolata, segno che anche la fiducia, oltre che la voglia di stringere i denti, sta venendo a mancare.

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