Se il veicolo è stato immatricolato da almento 20 anni si beneficerà di una riduzione del 50%. Le persone con disabilità, le onlus e le aziende sanitarie non dovranno pagare niente
PALERMO – Come ogni anno si rinnova l’appuntamento con il pagamento del bollo auto. Ma prima di effettuare il pagamento, è bene prendere conoscenza degli sconti e delle esenzioni cui si ha diritto. Nel dettaglio, chi è in possesso di un auto immatricolata da almeno vent’anni beneficia dello sconto del 50% sul bollo auto. Chi, invece, possiede mezzi immatricolati da almeno trent’anni è tenuto a pagare soltanto la tassa di circolazione minima, solo nei casi in cui l’autovettura è effettivamente utilizzata.
Non si paga il bollo quando si è in possesso di un’auto elettrica: nel dettaglio, le auto a basso impatto ambientale sono completamente esenti dal pagamento per i primi cinque anni successivi all’immatricolazione. Non si corrisponderà alcuna tassa di circolazione anche nei casi in cui l’auto in questione sia in possesso di una persona con disabilità: infatti, il riconoscimento della disabilità ai sensi della legge 104 prevede l’esenzione del pagamento del bollo auto. Esonerate anche onlus, enti locali e aziende sanitarie in riferimento ad ambulanze e mezzi di trasporto di persone con patologia, di organi e sangue.
Nessuna novità, invece, sul fronte tariffario. Ferme anche le tariffe base nazionali, la cui articolazione risale al 2007 ed è ormai anacronistica. All’epoca si decise di differenziare gli importi per classe ambientale, premiando le Euro 4 e penalizzando via via quelle meno recenti. Ma adesso, in tempi di Euro 6D, anche l’Euro 4 è tecnicamente considerata inquinante.
In generale, in tutti i casi in cui è prevista la corresponsione di un ammontare, il pagamento potrà essere effettuato entro il mese successivo a quello di immatricolazione della vettura. Il bollo auto è la tassa legata al possesso di un’autovettura regolarmente iscritta al Pubblico registro automobilistico che deve essere corrisposta ogni anno a prescindere dall’utilizzo (tranne nei casi di auto ultratrentennali, come visto). Un’importante novità in vigore da inizio anno consiste nell’inserimento di tutte le informazioni sul veicolo in un documento unico di circolazione, che andrà progressivamente ad eliminare il certificato di proprietà auto e il libretto di circolazione.
L’ammontare sarà corrisposto attraverso il PagoPa, che ha l’obiettivo di rendere le modalità di pagamento più semplici e veloci e di fare in modo di diminuire drasticamente gli evasori che non pagano. Ciononostante, è bene precisare che le agenzie di pratiche automobilistiche continueranno ad accettare il versamento della tassa. Nulla cambierà sostanzialmente per il cittadino poiché il servizio da parte delle agenzie non verrà meno, nonostante l’utilizzo della nuova procedura standardizzata per effettuare i pagamenti a favore della pubblica amministrazione.
Sulla base di quanto previsto dal decreto fiscale 2020 i versamenti del bollo auto confluiranno nel sistema informatico del Pra (Pubblico registro automobilistico) gestito dall’Aci. Per stanare i furbetti che si astengono dal versamento del tributo, il Governo ha messo a punto una misura antievasione consistente nella predisposizione di una banca dati all’interno della quale sono reperibili i dati incrociati di Regioni e Pra. In questo modo, sarà possibile appurare in modo semplice e automatico se i possessori del veicolo hanno effettuato il versamento della tassa.