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Bolognetta, aggiudicata la gara per il depuratore: “Negli anni è stato saccheggiato”

Bolognetta, aggiudicata la gara per il depuratore: “Negli anni è stato saccheggiato”
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La gara d’appalto per affidare i lavori si è conclusa nei giorni scorsi ed è stata gestita da Amap, la società municipalizzata che in provincia di Palermo si occupa del servizio idrico.

Oltre tre milioni di euro per consentire all’abitato di Bolognetta di superare l’infrazione comunitaria che vige da oltre un decennio. Sono le cifre a disposizione per l’ammodernamento dell’impianto di depurazione e la realizzazione di una parte della rete fognaria. A mettere il denaro, a inizio 2017, quando a governare l’isola era il governo Crocetta, è stata la Regione, nell’ambito dei progetti da finanziare con i fondi di quello che fu definito Patto per la Sicilia.

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La gara d’appalto per affidare i lavori si è conclusa nei giorni scorsi ed è stata gestita da Amap, la società municipalizzata che in provincia di Palermo si occupa del servizio idrico.

Tre offerte

Pur essendo una procedura aperta, dunque accessibile a tutte le imprese in possesso dei requisiti per eseguire i lavori, a presentare l’offerta entro i termini previsti dal bando sono stati soltanto tre operatori economici: il Consorzio Integra Soc. Coop, l’associazione temporanea d’imprese formata da Ecochimica Stingo srl e Civiesse srl e un’altra Ati costituita dalle società Unyon e Sorrenti Impianti.

Il bando – il cui importo complessivo era di 3.167.141,56 euro – prevedeva come criterio di aggiudicazione l’offerta economicamente più vantaggiosa, ovvero l’attribuzione di un punteggio sia per le migliori tecniche al progetto che per i ribassi sulla base d’asta. Ad avere la meglio sono state le imprese Ecochimica Stingo e Civiesse, che, per quanto riguarda l’offerta economica, hanno presentato un ribasso contenuto: il 3,33 per cento.

Dopo avere firmato il contratto, le due aziende avranno 270 giorni di tempo per completare le opere previste nel capitolato d’appalto.

Per la stragrande parte – oltre due milioni di euro – si tratterà di interventi che rientrano nella categoria Os22, quella specifica per le costruzioni, la manutenzione o la ristrutturazione di impianti di potabilizzazione delle acque e di depurazione di quelle reflue. Per il resto, il progetto esecutivo circa 732.000 euro di opere rientranti in categoria Og6 (acquedotti, gasdotti, ecc), 273mila euro in Os21 (opere strutturali speciali) e poco più di 21.000 in Og9, la categoria che comprende gli impianti per la produzione di energia elettrica (in questo caso si tratterà di lavorare a un impianto fotovoltaico).

Progetto aggiornato

Nelle relazioni allegate al bando di gara è ricostruita la storia del depuratore di Bolognetta. Le opere di completamento furono inserite in un progetto approvato dalla Regione e risalente alla fine degli anni Duemila. Un tempo sufficientemente lungo da avere richiesto una revisione, adattando i documenti alle condizioni attuali dell’infrastruttura. “L’aggiornamento del progetto esecutivo è stato sviluppato sotto la direzione tecnica dell’Ing. Angelo Schiavone, progettista del progetto originario del 2009”, si legge.

L’obiettivo è ancora una volta quello di far sì che i reflui prodotti dalle utenze di Bolognetta – l’impianto è stato progettato per gestire i quantitativi prodotti da 4700 abitanti, tenendo conto delle previsioni riguardanti la popolazione locale da qui a sette anni –, dove ancora oggi si registrano sversamenti di acque nere nei valloni.

“Il sistema fognario cittadino è di tipo misto e convoglia le acque reflue dell’abitato in due collettori principali funzionanti a gravità, che percorrono la via Roma e la via Matteotti da monte verso valle – si legge nella relazione – Il collettore della via Roma, in prossimità dello svincolo con la statale 118, termina in un manufatto di sfioro che devia la portata nera in un collettore che convoglia le acque in un pozzetto del collettore della via Matteotti. Il collettore della via Matteotti, una volta ricevuta la portata nera proveniente dalla via Roma, attraversa la statale 118 e procede verso nord fino allo sbocco presente nel vallone Filaccina”. Nel tratto compreso tra lo svincolo con la statale 118 e lo sbocco nel vallone questo collettore riceve anche i liquami provenienti dalla zona commerciale che si sviluppa parallelamente alla statale 121”.

Condizioni fatiscenti

Nella fase di aggiornamento del progetto esecutivo si è dovuto tenere conto anche dello stato attuale del depuratore. “L’impianto – viene descritto – è stato realizzato in lotti successivi nel decennio 1985- 1995, senza però mai entrare in esercizio, a causa della mancanza di alcuni tratti terminali del collettore di adduzione e di scarico – viene ricordato – Lo stato di abbandono della struttura ha favorito il saccheggiamento della componentistica meccanica di alcune opere elettromeccaniche installate. L’impianto elettrico è inutilizzabile per i numerosi atti vandalici. Da un confronto sommario tra lo stato di consistenza al 2009 e lo stato attuale si rileva facilmente l’importante differenza che rende opportuna e necessaria una revisione del layout”.