Bonus 200 euro ai giornalisti, a chi spetta e come ottenerlo

Bonus 200 euro per giornalisti: requisiti, autodichiarazione, ecco come funziona

Bonus 200 euro per giornalisti: requisiti, autodichiarazione, ecco come funziona

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venerdì 17 Giugno 2022

Anche i giornalisti lavoratori dipendenti, pensionati e lavoratori autonomi potranno beneficiare – qualora in possesso dei requisiti previsti – della una tantum di 200 euro

Bonus 200 euro. Tra i beneficiari dell’indennità una tantum prevista dal Dl Aiuti ci sono anche i giornalisti lavoratori dipendenti, pensionati e lavoratori autonomi, che verrà erogata nel mese di luglio 2022.

Come è noto, il Decreto Aiuti istituisce, nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, uno speciale Fondo per l’indennità una tantum di 200 euro per i lavoratori autonomi e i professionisti (avente una dotazione finanziaria di 500 milioni di euro per l’anno 2022, che ne costituisce anche il relativo limite di spesa) destinato a finanziare il riconoscimento, in via eccezionale, di un’indennità una tantum per l’anno 2022 ai lavoratori autonomi.

Bonus 200 euro per giornalisti: requisiti, modulo, ecco cosa sapere

Dipendenti

L’indennità una tantum per i lavoratori dipendenti è pari a 200 euro e verrà erogata dai datori di lavoro con la mensilità del mese di luglio 2022. Per i dipendenti, è previsto che il lavoratore consegni al datore di lavoro una autodichiarazione nella quale dichiara, fra l’altro, di non essere titolare di un trattamento pensionistico o del reddito di cittadinanza. I requisiti che consentono al lavoratore di beneficiare dell’indennità una tantum di 200 euro sono quelli relativi alla decontribuzione di 0,8 punti percentuali, prevista a favore dei lavoratori dipendenti per l’anno 2022 dalla legge 30 dicembre 2021, n. 234. Quindi per tutti i lavoratori che hanno beneficiato dell’esonero contributivo per almeno una mensilità del primo quadrimestre 2022.

Pensionati

Nessuna richiesta per ottenere il beneficio va inoltrata dai “titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria” che abbiano – fra gli altri requisiti previsti – un reddito non superiore per l’anno 2021 a 35mila euro. Qualora i destinatari risultino titolari esclusivamente di trattamenti non gestiti dall’INPS, il casellario centrale dei pensionati, individua l’Ente previdenziale incaricato dell’erogazione dell’indennità una tantum che provvede negli stessi termini e alle medesime condizioni ed è successivamente rimborsato dall’INPS a seguito di apposita rendicontazione.

Autonomi

Per quanto riguarda l’erogazione a lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’Inps e ai professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza, come la Gestione separata Inpgi, sarà necessario attendere un apposito decreto del ministro del Lavoro, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, in corso di emanazione.

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