La misura, confermata dal Governo regionale per 17 milioni su tutto il territorio isolano, rappresenta un aiuto importante anche per tutta la provincia
Al via da parte della Regione l’erogazione di 17 milioni di euro per il Bonus affitti in Sicilia. Fino alle ore 18 del 20 ottobre 2023 sarà possibile richiedere il contributo relativo al 2021 e destinato ai titolari di un contratto di locazione per abitazioni pubbliche, private o di edilizia popolare.
Le istanze potranno essere presentate esclusivamente on line, collegandosi alla piattaforma digitale della Regione siciliana al link https://siciliapei.regione.sicilia.it/fondolocazione, attraverso Spid o carta d’identità elettronica.
“Il Bonus affitti – ha commentato il presidente della Regione, Renato Schifani – è una misura di dignità sociale che abbiamo fortemente voluto e incentivato, un provvedimento molto importante che guarda alle migliaia di famiglie siciliane con maggiori fragilità economiche per garantire loro un supporto necessario in proporzione ai bisogni”.
“Diamo un segnale concreto – ha aggiunto l’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò – a coloro che devono far fronte a un affitto specie dopo la crisi economica che ha colpito le famiglie durante la pandemia. L’obiettivo è garantire un accesso equo alle risorse e tutelare i nuclei familiari più danneggiati e con una situazione economica a rischio”.
Anche i territori hanno appreso positivamente la notizia arrivata dalla Regione e in particolare il Bonus Affitti viene visto come una misura molto importante in una provincia come quella di Enna, da sempre particolarmente sensibile dal punto di vista sociale.
“Il bonus affitti – ha commentato il consigliere comunale ennese del Pd, Marco Greco – è sicuramente un sostegno di cui c’era bisogno, soprattutto in questo contesto economico dove, anche a seguito dell’abolizione del Reddito di cittadinanza, il rischio di una crisi sociale è dietro l’angolo”.
“È anche vero – ha aggiunto Greco – che i bonus rischiano di essere semplici palliativi quando non sono accompagnati da politiche occupazionali e investimenti: contributi del genere servono a sostenere le famiglie nel breve periodo, ma sul lungo termine sono insufficienti se non si aumentano livelli occupazionali e i salari medi”.
“Le famiglie siciliane e i giovani in particolare – ha concluso – non possono costruire il proprio futuro solo sui bonus, hanno bisogno di certezze, di lavoro, di prospettive di crescita umana e professionale”.