Bonus animali domestici 2024: come funziona e come ottenerlo

Bonus animali domestici 2024, come funziona e come ottenerlo: ecco i requisiti necessari

Bonus animali domestici 2024, come funziona e come ottenerlo: ecco i requisiti necessari

Redazione  |
mercoledì 26 Giugno 2024

Si tratta di un fondo istituito dal ministero della Salute. Lo scopo principale è quello di fornire un sostegno economico ai proprietari di animali d'affezione

La legge di Bilancio 2024 ha introdotto per la prima volta un fondo per cani, gatti e altri animali d’affezione, rispondendo così alle richieste di proprietari e associazioni di categoria. Tuttavia, il budget è relativamente limitato, con un totale di 750 mila euro distribuiti su tre anni. Come si ottiene il contributo? Le modalità di attribuzione e l’ammontare del bonus per singola famiglia restano da definire, ma sono già noti alcuni requisiti di accesso e possibili utilizzi. Lo conferma ufficialmente l’uscita in Gazzetta Ufficiale del testo della Manovra.

Cos’è il bonus animali d’affezione 2024

Si tratta di un fondo istituito dal ministero della Salute. Lo scopo principale è quello di fornire un sostegno economico ai proprietari di animali d’affezione per coprire le spese legate a visite veterinarie, interventi chirurgici e l’acquisto di farmaci specifici per i loro amici a quattro zampe.

I fondi stanziati

Per alimentare il fondo destinato al supporto dei proprietari di animali d’affezione, il governo ha previsto un impegno finanziario complessivo di 750mila euro, distribuito uniformemente nel triennio 2024-2026. Nello specifico, verranno erogati 250mila euro per ciascun anno, iniziando dal 2024 e proseguendo nel 2025 e 2026.

I requisiti

Per poter beneficiare del bonus, i proprietari degli animali dovranno soddisfare determinati requisiti:

  • Avere più di 65 anni;
  • Avere un Isee inferiore a 16.215 euro.

Il bonus si propone di coprire spese per visite veterinarie, operazioni chirurgiche e l’acquisto di farmaci veterinari.

Cosa sono gli “animali d’affezione” o “da compagnia”

Gli “animali d’affezione” o “da compagnia” sono definiti nel Decreto del presidente del Consiglio dei ministri datato 28 febbraio 2003 come quegli animali che vengono tenuti o che sono destinati ad essere tenuti dall’uomo per compagnia o per un legame affettivo, senza alcuno scopo produttivo o alimentare. Questa categoria include anche quegli animali che svolgono funzioni utili per l’uomo, come i cani addestrati per assistere persone con disabilità, quelli impiegati in pet-therapy o riabilitazione e gli animali utilizzati in ambito pubblicitario. A parte cani e gatti, dunque, sono compresi roditori, conigli, furetti e uccelli (escluso però il pollame). 

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