Dal 2025 le domande per il Bonus Asilo Nido potranno essere presentate una sola volta: le istanze rimarranno valide fino ai 3 anni del bambino. Non serviranno più rinnovi annuali né nuove richieste ogni anno. Una novità che promette di semplificare molto la vita ai genitori. A partire dal 2025, non sarà più necessario dunque rinnovare ogni anno la domanda per ottenere il Bonus Asilo Nido. La richiesta sarà unica e varrà per l’intero periodo in cui il bambino ha diritto al sostegno, cioè fino ai 3 anni.
Il cambiamento è stato introdotto con un emendamento al Decreto Economia, firmato dalla senatrice Nocco. L’obiettivo è chiaro: semplificare la burocrazia per le famiglie, evitando loro di dover ripresentare ogni volta la stessa documentazione e riducendo il rischio di dimenticanze o errori.
A chi spetta il bonus asilo nido?
Il bonus resta rivolto alle famiglie con figli piccoli iscritti a un asilo nido, pubblico o privato autorizzato. La novità riguarda solo la modalità di richiesta, non i criteri di accesso.
Requisiti principali:
- Il bambino deve avere meno di 3 anni.
- Deve frequentare un asilo nido riconosciuto.
- È necessario essere residenti in Italia.
- L’ISEE può influenzare l’importo, ma non l’accesso al bonus.
Chi ha già ricevuto il bonus nel 2024 potrà comunque continuare a beneficiarne, presentando una nuova domanda unica che varrà fino al compimento del terzo anno di età del bambino.
Come funziona la nuova domanda unica all’INPS
La domanda dovrà essere presentata una sola volta, attraverso il sito dell‘INPS o con l’aiuto di un CAF. Una volta accettata, resterà valida fino alla scadenza naturale del beneficio.
Cosa serve per fare domanda:
- Credenziali SPID, CIE o CNS
- Codice fiscale del bambino
- Ricevute delle spese sostenute per l’asilo
- Eventuale ISEE aggiornato per calcolare l’importo spettante
L’INPS erogherà il contributo mensilmente, come già avviene, ma non sarà più necessario ripetere l’intera procedura ogni anno.
Bonus asilo nido e novità normative: chi ha deciso il cambiamento
Il cambiamento è il frutto di un emendamento approvato nel Decreto Economia e sostenuto da più forze politiche, tra cui Fratelli d’Italia. È stato presentato dalla senatrice Simona Nocco e si inserisce in un percorso di semplificazione già in atto per altre misure di sostegno alle famiglie.
Il senso della riforma:
- Snellire i passaggi burocratici
- Rendere il bonus più accessibile
- Agevolare soprattutto i genitori lavoratori, spesso oberati da scadenze e documenti
Non cambia l’importo del contributo (che può arrivare fino a 3.000 euro l’anno), né le modalità di rimborso, ma solo la gestione amministrativa.
Quanto dura il bonus e cosa succede dopo i 3 anni
Il bonus asilo nido viene erogato fino ai 3 anni di età del bambino. Dopo questa soglia, il beneficio decade, ma esistono altre forme di sostegno a cui si può accedere.
E dopo il nido?
- Bonus baby sitter o centri estivi (in alcune regioni)
- Agevolazioni per la scuola dell’infanzia
- Detrazioni fiscali per spese scolastiche
Per chi ha più figli, è possibile presentare la domanda per ognuno, con le stesse regole. Dunque, una sola domanda e tre anni di copertura: il nuovo Bonus Asilo Nido semplifica davvero le cose per i genitori.
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