Bonus colf e badanti, contributo per chi assume in maniera regolare

Bonus colf e badanti 2023, contributo statale a base mensile: ecco come richiederlo

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Bonus colf e badanti 2023, contributo statale a base mensile: ecco come richiederlo

Redazione  |
mercoledì 04 Gennaio 2023

In arrivo il bonus badanti per le famiglie che assumono colf e badanti. Una novità introdotta dal Piano Nazionale per la lotta al lavoro sommerso

In arrivo nel 2023, il bonus per le famiglie che assumono colf e badanti, ma anche collaboratori domestici e baby sitter.

Una novità introdotta dal Piano Nazionale per la lotta al lavoro sommerso adottato lo scorso 19 dicembre 2022 il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone.

Ecco tutto quello che c’è da sapere, per richiederlo e ottenerlo.

Bonus badanti e colf 2023, come funziona

Si tratterà di un contributo statale su base mensile, rapportato all’Isee, per aiutare le famiglie nell’assunzione regolare di collaboratori domestici, baby sitter, colf e badanti.

Oggi l‘indennità di accompagnamento destinata a coprire parzialmente le spese per la cura di bambini ed anziani viene erogata senza vincolo di utilizzo, il bonus invece propone un “utilizzo più mirato dell’indennità” finalizzato solo a chi presenta un contratto di assunzione regolare per colf e badanti.  

Quando arriva il bonus badanti 2022?

Nel piano approvato dal governo è prevista l’istituzione del bonus (decrescente al crescere dell’Isee) della famiglia che assume in modo regolare il collaboratore domestico. Sarà corrisposto su base mensile e coprirà una parte delle spese sostenute. Al momento non sono stati fissati gli importi.

Come richiedere il bonus?

Oltre al bonus verrà semplificata la procedura burocratica a carico delle famiglie per l’assunzione di colf e badanti. Verrà sviluppata sul sito dell’Inps una sezione dedicata, abbinata a una app, che fornisce in tempo reale risposte a quesiti sul lavoro domestico nelle varie fasi.

Obiettivo, ridurre il lavoro nero

L’obiettivo del governo è ridurre il lavoro sommerso di almeno due punti percentili entro il 2025.

Come si legge nel Piano, sono oltre 780.000 i lavoratori irregolari su 1,5 milioni di domestici (il 90% donna e il 70% stranieri irregolari). Ridurre il lavoro irregolare significa dunque anche agire su questo settore.

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