Si va verso la costituzione di un decreto unico per le misure urgenti contro il caro bollette e i rincari dei costi dei carburanti, con approdo in Consiglio dei ministri previsto per la giornata di lunedì 25 dicembre.
Si va definendo così la strategia del Governo per riuscire a contrastare l’aumento dei prezzi legati a luce, gas e benzina. All’interno del decreto dovrebbe infatti essere inserito un bonus ad hoc.
Una mossa che arriva dopo quasi un mese di tira e molla da parte dell’esecutivo e di continue attese da parte dei cittadini, rimasti per giorni senza tutele, in particolare per quanto concerne gli aumenti alla stazione di servizio.
Nell’ultima settimana di agosto 2023 e per tutto il mese di settembre 2023 si sono susseguiti gli aumenti di benzina e gasolio, con i costi di due euro al litro sia al servito che al self-service.
Lo scorso 28 agosto, in occasione del primo Consiglio dei ministri post-vacanze estive, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, aveva anticipato la possibilità dell’introduzione di un bonus carburante per riuscire a contrastare i continui aumenti.
Secondo il progetto originario, la misura avrebbe dovuto prevedere un Bonus benzina da 150 euro destinato a tutti quei nuclei familiari che presentano un ISEE non superiore a 25mila euro. La scrittura del bonus secondo questi termini è però saltata nel momento in cui i tecnici di via Veneto si sarebbero accorti delle mancate coperture per il finanziamento.
Ecco quindi la corsa ai ripari, con il taglio del contributo da 150 a 80 euro. Inoltre, sempre secondo le ultime indiscrezioni, il nuovo Bonus benzina dovrebbe essere indirizzato soltanto alle famiglie fragili e in difficoltà economica, estromettendo comunque un’amplia platea di possibili beneficiari.
A tal proposito, i destinatari della misura dovrebbero essere gli stessi che, nelle scorse settimane, hanno avuto diritto alla social card “Dedicata a te”, la carta da 382,50 euro per l’acquisto di prodotti alimentari. Questo contributo, lo ricordiamo, è stato pensato come “una tantum” e, pertanto, non sono previste ulteriori ricariche.
Per questo motivo il Governo sembrerebbe indirizzato a utilizzare la stessa carta per erogare il Bonus carburante. I fondi da utilizzare per finanziare il voucher dovrebbero essere finanziati con l’extra-gettito dell’Iva derivata dai rincari dei carburanti.