Sanità

Bonus caregiver, dopo un anno e mezzo le famiglie aspettano ancora il Comune di Catania

CATANIA – L’ennesima storia in cui le esigenze dei cittadini, che periodicamente diventano anche elettori, sembrano non incontrarsi mai con i meccanismi della burocrazia arriva dai territori di Catania, Misterbianco e Motta Sant’Anastasia. Nei tre comuni sono tremila le famiglie che da ormai un anno e mezzo attendono di ricevere il sussidio economico rivolto a chi si prende cura di persone con disabilità definite gravi o gravissime.

A novembre, il Quotidiano di Sicilia aveva raccontato una delle tante storie che si accompagnano a una vicenda che mette in primo piano tutti i nervi scoperti della pubblica amministrazione: una famiglia con a carico una ragazza disabile, le cure e le attenzioni che ricadono sui parenti più stretti e la domanda per ottenere un contributo economico che si sa già non cambierà la vita, ma che può comunque rappresentare un piccolo aiuto. Un modo per non sentirsi soli all’interno di un sistema che, sempre più spesso, tiene ai margini della società i soggetti più fragili.

Sei mesi dopo, nonostante le rassicurazioni che questa testata aveva raccolto dalla giunta Trantino, la situazione sembra essere rimasta ferma al punto di partenza: “Non abbiamo ricevuto un euro, non ci sono notizie chiare su quando i bonifici arriveranno e tutto ciò rammarica ancora di più del dover rinunciare alla somma che ci spetta”, conferma al QdS la donna che a fine 2023, per motivi di riservatezza, abbiamo chiamato Flavia.

Il bonus caregiver e il distretto sanitario 16

Il caso del bonus caregiver – l’anglicismo con cui in Italia è passata la misura destinato al sostegno delle cure familiari ai disabili – interessa il distretto sanitario 16 che comprende, come detto, i residenti di Catania, Misterbianco e Motta Sant’Anastasia. Finanziato con le risorse nazionali, i fondi fanno riferimento al triennio 2018-2021. La Regione siciliana ha ricevuto dal governo nazionale circa sette milioni e mezzo di euro e ha deciso di destinarne il 65 per cento alle persone affette da disabilità gravi, mentre la parte restante è riservata alle famiglie in cui vivono disabili gravissimi.
L’avviso per presentare le domande è scaduto a novembre del 2022. Sulla carta, le famiglie avrebbero dovuto semplicemente fare la richiesta, comprovando la presenza nel proprio nucleo del disabile. L’iter, tuttavia, ha registrato più di un contrattempo, portando gli uffici comunali di Catania – aggregatore delle domande nelle vesti di Comune capofila del distretto – a chiedere in molti casi integrazione della documentazione oppure, come confermato da Flavia, un invio tramite internet dei documenti già consegnati brevi manu nelle sedi distaccate del Servizio sociale.

“Da subito si è capito che la macchina non funzionava a puntino, ma adesso è trascorso un anno e mezzo e ci sembra davvero assurdo dover attendere ancora”, commenta Flavia.

Il punto della situazione dell’assessore Brucchieri

A fare il punto della situazione, confermando la permanenza di alcune criticità, è l’assessore comunale ai Servizi sociali Bruno Brucchieri, che a novembre aveva dichiarato a questa testata che lo stallo sarebbe stato superato nel giro di poco. “Alcuni passi avanti sono stati compiuti, ma ancora purtroppo non è stato possibile erogare le somme – dichiara Brucchieri –. La graduatoria definitiva dei beneficiari è stata pubblicata a febbraio e adesso la questione è meramente tecnica. Si tratta di caricare i dati dei singoli mandati di pagamento, ovvero circa seimila considerato che ogni famiglia riceverà due differenti bonifici”.

Posta così, si direbbe che il traguardo è dietro l’angolo ma potrebbe rivelarsi un azzardo. “La lista dei beneficiari e tutti i dati sono in mano agli uffici della Ragioneria del Comune, ma la carenza di personale fa sì che questa attività vada a rilento perché – sottolinea l’assessore della giunta Trantino – gli impiegati devono occuparsi anche di altri compiti”.

A differenza di quanto accaduto in autunno, stavolta Brucchieri non si sente di fare promesse da appuntare in agenda. “La volontà è quella di far partire i pagamenti il prima possibile, non potrebbe essere altrimenti, specialmente sapendo che queste risorse sono destinate a famiglie che vivono quotidianamente situazioni delicate. Sono il primo – conclude l’assessore – ad auspicare che i bonifici vengano effettuati al più presto”.