Importanti novità per i bonus edilizi a partire dal 2024, compreso il Superbonus. Ecco quali sono le ipotesi al vaglio.
La riforma dei Bonus edilizi continua a rimanere una priorità del Governo Meloni. Secondo l’agenda dell’esecutivo, le agevolazioni fiscali in materia di edilizia verranno riformulate a partire dal 2024 e punteranno a fare ordine sulle misure già presenti e incentivare i meccanismi di riqualificazione energetica di abitazioni ed edifici residenziali.
Bonus edilizi, le proposte per il 2024
Secondo le ipotesi portate avanti dal ministro all’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, vi è in programma l’applicazione di una delega fiscale che possa essere almeno decennale, prendendo in considerazione anche la direttiva UE sulle case green.
Sempre il ministro, in occasione di un’audizione sull’impatto ambientale degli incentivi in materia edilizia che si è svolta alla Commissione della Camera, ha sottolineato che potrebbero essere previste delle aliquote differenziate.
La riforma dei Bonus edilizi da parte del Governo Meloni è stata inserita anche all’interno della bozza del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (Pniec) che è stato inviato alla Commissione europea nel giugno 2023.
Bonus edilizi, cosa cambia per il Superbonus
In particolare, per quanto riguarda il Superbonus, si prospettano importanti cambiamenti. Con la bocciatura degli emendamenti al Decreto Asset e Investimenti, che suggerivano la proroga dell’applicazione dell’aliquota al 100% per le spese sostenute, diventa possibile che molti interventi ancora in atto non possano vedere la loro fine entro il 31 gennaio 2023.
In questo caso, tali interventi saranno detraibili, ceduti o scontati con l’aliquota solo del 70% in vigore dal 1° gennaio 2024. A partire dal 2025, però, lo sconto verrà ulteriormente ridotto al 65%.
Nelle scorse settimane l’Agenzia delle Entrate ha sottolineato che, quando i bonus sono oggetto di cessione, le spese devono trovare corrispondenza in uno Stato di Avanzamento Lavori (SAL) entro la data del 31 dicembre 2023.
Superbonus, cosa cambia per le unifamiliari
Viene confermata l’aliquota del Superbonus nella misura del 110% per le spese che sono sostenute fino al 31 dicembre 2023 per gli edifici unifamiliari e le unità immobiliari indipendenti e autonome che, alla data del 30 settembre 2022, avevano già ottenuto una percentuale di completamento dei lavori pari – come minimo – al 30% dell’intervento totale.
Superbonus, cosa cambia per i condomini
Situazione diversa, invece, per quanto concerne i condomini. Per questi, infatti, non è prevista nessuna proroga e la possibilità di beneficiare della misura del 110% verrà garantita entro e non oltre la data del 31 dicembre 2023. Nello specifico, in merito ai condomini, il Superbonus al 110% spetterà fino a quella data nei seguenti casi:
- se la CILAS, ovvero “Comunicazione di inizio lavori asseverata Superbonus 110%”, è stata presentata entro il 31 novembre 2022 e l’assemblea condominiale che ha approvato il via libera ai lavori è stata adottata tra il 19 e il 24 novembre 2022;
- se la CILAS è stata presentata entro il 31 dicembre 2022 e l’assemblea che ha approvato l’esecuzione dei lavori è stata adottata entro il 18 novembre 2022;
- se nella proposta di intervento da eseguire tramite demolizione e ricostruzione degli edifici, al 31 dicembre 2022, risulta presentata l’istanza per acquisire il titolo abilitativo.