Bonus edilizi, dalla Sicilia parte la battaglia per i risarcimenti: "Stop cessione crediti incostituzionale" - QdS

Bonus edilizi, dalla Sicilia parte la battaglia per i risarcimenti: “Stop cessione crediti incostituzionale”

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Bonus edilizi, dalla Sicilia parte la battaglia per i risarcimenti: “Stop cessione crediti incostituzionale”

Redazione  |
venerdì 10 Marzo 2023

Consumatori associati, con sede a Messina, avvia le prime azioni legali. "Ecco perché il decreto è illegittimo"

Dopo le polemiche e gli attacchi al governo sul decreto che modifica il superbonus e i vari bonus edilizi, arrivano ora anche le prime azioni legali. E partono dalla Sicilia. L’iniziativa è stata avviata da Consumatori associati, che ha sede a Messina.

“Il decreto sui bonus che vieta anche le cessioni dei crediti al venditore di condizionatori, caldaie, impianti solari e per la eliminazione delle barriere architettoniche è illegittimo e incostituzionale”, afferma il presidente dell’associazione, l’avvocato Ernesto Fiorillo, di Messina. “Ho atteso per troppo tempo una risposta dal governo e dai rappresentanti della maggioranza che ho incontrato anche in dibattiti televisivi, senza ottenere alcuna risposta coerente alla domanda: perché posso detrarre il credito e non posso cederlo? A questo punto – spiega Fiorillo -, abbiamo chiamato a raccolta, nell’interesse dei consumatori, tutti i rivenditori che sono stati esclusi dagli sconti in fattura. Stiamo preparando un’incisiva azione legale a livello nazionale e abbiamo incaricato un collegio di avvocati per opporci al governo in ogni sede e ottenere anche il risarcimento”.

Superbonus, partono le azioni legali contro il decreto

L’associazione è pronta alla battaglia, come annuncia il presidente. “Per spiegare la nostra tesi, bisogna ricordare che la deduzione in 5 anni del 50% è stata confermata solo a favore dell’acquirente. Avere vietato anche la prima cessione del credito al venditore con decreto legge è un insulto al Codice civile ed alla Costituzione. Oltre ad essere un comportamento che danneggia i venditori che, confidando nel governo, hanno i magazzini pieni di merce. L’esecutivo non ha spiegato neanche cosa cambia se il credito lo utilizza l’acquirente o il venditore. Forse vuole scoraggiare l’acquisto di elettrodomestici nuovi e garantire l’uso di quelli vecchi e energivori. Inoltre, se la fattura viene emessa al 100%, lo Stato ci guadagna subito sull’Iva e sulle tasse che pagheranno il venditore, l’installatore, il corriere e tutti gli altri. Per non parlare poi della tanto decantata politica di sostegno alla transizione energetica”.

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