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Bonus edilizi in Sicilia, in arrivo contributi per la riqualificazione energetica e sismica

Bonus edilizi in Sicilia, in arrivo contributi per la riqualificazione energetica e sismica

L’obiettivo? Sostenere tutti gli interventi di miglioramento strutturale, oltre che dell’efficientamento energetico: la misura

La Regione Siciliana, lo scorso venerdì 31 ottobre 2025, ha scelto di intervenire con una misura autonoma a sostegno del settore delle costruzioni. Infatti, è stato approvato il Ddl di stabilità per il triennio 2026-2028, dove vi è un plafond da 45 milioni di euro destinato alla riqualificazione edilizia ed energetica dedicato al patrimonio abitativo in Sicilia. Il tutto è finanziato dal Fondo Sicilia.

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Cosa prevede questa misura

Questo intervento da 45 milioni di euro ha un rilievo strategico nel quadro del disimpegno progressivo dei vari bonus fiscali a livello nazionale. Ma essa si pone come uno strumento solido e di stimolo per tutto il settore edilizio per la modernizzazione delle costruzioni in tutta l’Isola.

I fondi sono divisi in 15 milioni per il 2026, 2027 e 2028. L’obiettivo? Sostenere tutti gli interventi di miglioramento strutturale, oltre che dell’efficientamento energetico. Il tutto dovrà, però, essere in linea con le direttiva UE sulla “Decarbonizzazione del parco immobiliare” e con gli orientamenti del governo Meloni sulle “Case Green”.

Il plauso dall’Ance, Salvo Russo: “Grazie a Schifani e Dagnino per la sensibilità nella tematica”

L’Ance Sicilia apprende con soddisfazione che il governatore Renato Schifani e l’assessore all’Economia, Alessandro Dagnino, hanno inserito nel disegno di legge di Stabilità 2026 alcune delle attività proprie del mondo delle costruzioni. Anzitutto è stato inserito il finanziamento di bonus edilizi regionali, in secondo luogo la decontribuzione sulle nuove assunzioni, che consentirà alle nostre imprese di aumentare il personale necessario per i cantieri pur operando in un contesto economico sfavorevole. Ance Sicilia ringrazia Schifani, Dagnino e tutto il governo per la sensibilità con cui hanno valutato le tematiche segnalate nell’ambito del confronto istituzionale avviato nei mesi scorsi per vagliare, nel rispetto dei reciproci ruoli, esigenze e soluzioni utili a migliorare la qualità della vita dei siciliani”.

Lo dichiara il presidente di Ance Sicilia, Salvo Russo, che spiega: “In attesa di conoscere il testo approvato dalla Giunta, occorre evidenziare che l’Ance Sicilia riscontra favorevolmente la decisione del governo regionale di non riproporre il Superbonus – che, pur avendo avuto il merito di spingere investimenti privati sul patrimonio edilizio siciliano per quasi 7 miliardi, ha mostrato delle incongruenze – , bensì di finanziare un sistema di Bonus per facciate e ristrutturazioni che collega gli interventi strutturali e architettonici all’efficienza energetica degli immobili, indirizzando così i progetti verso gli obiettivi della Direttiva europea ‘Case green’ e i nuovi orientamenti del governo nazionale. L’Ance Sicilia – sottolinea Russo – sostiene l’esigenza di costruire un’agevolazione giusta, equilibrata ed equa, che coniughi sostenibilità e risparmio economico e che consenta alle famiglie siciliane di rendere finalmente le proprie case efficienti ed autonome sotto il profilo energetico e di abbattere le bollette di luce e gas”.

Russo: “Auspichiamo che sia cumulabile anche il finanziamento delle spese per gli impianti fotovoltaici”

“Ci auguriamo – aggiunge Salvo Russo – che la Giunta abbia previsto questo contributo regionale come cumulabile con gli incentivi fiscali nazionali, considerato che i nuovi paletti imposti dal legislatore sulle fasce di reddito e sulle spese ammissibili ne stanno limitando notevolmente l’utilizzo. Basti pensare che siamo passati da 1,1 miliardi di investimenti Superbonus del 2024 ad appena 72 milioni di Bonus ristrutturazioni e Ecobonus nei primi tre mesi di quest’anno”.

Il presidente di Ance Sicilia osserva, inoltre, che “analogamente, auspichiamo che sia cumulabile anche il finanziamento delle spese per gli impianti fotovoltaici e per quelli di autoproduzione di energia, specie in relazione e in sinergia con le opportunità del nuovo ‘Conto termico 3.0’”.

“Da quanto emerso finora – conclude il presidente di Ance Sicilia – sembra che la Giunta, ascoltando le istanze di categoria, abbia approvato misure equilibrate, che rispondono alle esigenze di bioedilizia e di tutela ambientale. Ricordiamo che sono obiettivi condivisi e sostenuti da tutti i partiti nei loro programmi, pertanto l’Ance Sicilia auspica che, coerentemente, questa norma ottenga un voto unanime da tutte le forze politiche dell’Ars sensibili a questi temi, anche come segnale positivo e di fiducia verso il settore edile che, in previsione di subire quest’anno un calo degli investimenti dell’8,1%, ha bisogno di nuovi stimoli per la ripresa”.