La Manovra approvata nei giorni scorsi dal Parlamento ha letteralmente rivoluzionato la “mappa” dei bonus e dei contributi economici che i Governi Conte e Draghi avevano destinato ai cittadini.
Molti sostegni economici introdotti nei mesi precedenti – come il Superbonus 110%, il Bonus Facciate e il Bonus TV – sono stati tagliati dal nuovo esecutivo che si è insediato in autunno. Altri, come il Reddito di Cittadinanza, hanno subito una profonda restaurazione modificando importi o la cerchia dei potenziali beneficiari.
Tra le nuove soluzioni pensate dal Governo Meloni vi sono anche quelle destinate ai giovani. Mandata in pensione App18 (che resterà comunque attiva per tutto il 2023, il bonus dedicato ai ragazzi che hanno compiuto 18 anni, Palazzo Chigi ha inserito in Legge di Bilancio, attraverso un apposito emendamento passato in Commissione Bilancio due nuove misure: Carta Cultura Giovani e Carta del Merito.
Per entrambe le carte, che debutteranno nel 2024, viene messa a disposizione una somma di 500 euro cumulabile, ma i fondi stanziati a favore dei ragazzi vengono fortemente scremati rispetto a quelli riservati al bonus precedente.
In precedenza il finanziamento messo a disposizione era pari a 240 milioni di euro, mentre adesso la cifra per entrambi i bonus è scesa a 190 milioni di euro. Un adattamento che rischia di tagliare fuori numerosi ragazzi che, altrimenti, avrebbero potuto favorire del bonus.
Per quanto riguarda i criteri di accesso alle due misure, inoltre, il Governo Meloni ha studiato dei limiti ben definitivi. Nel caso della Carta Cultura Giovani potranno beneficiare tutti i ragazzi presenti i nuclei familiari con ISEE non superiore a 35mila euro.
La Carta del Merito è decisamente più selettiva ed è riservata esclusivamente a quei giovani che avranno conseguito un diploma di istruzione secondaria superiore con una votazione di 100 centesimi. In parole povere, potranno accedere al contributo economico solo gli studenti più meritevoli, a prescindere dal reddito familiare.
In relazione all’introduzione di questa nuova Carta sono stati numerose, nei giorni scorsi, le polemiche maturate attorno ai criteri di accesso. In molti, in particolare sui social, hanno puntato il dito contro contro le modalità fin troppo stringenti, sottolineando come quella dei centisti tra gli alunni sia soltanto una ristretta cerchia.
Secondo gli ultimi dati forniti dal Ministero dell’Istruzione, nel 2022 in Italia gli studenti che hanno ottenuto una votazione massima al termine dell’Esame di Maturità sono stati 16.510, pari al 3,4% del totale.
In Sicilia gli alunni più meritevoli sono stati 2.117, numeri che portano l’Isola a essere la quarta Regione d’Italia per studenti che hanno raggiunto la votazione di 100 e lode. Per quanto riguarda i centisti senza la lode, in Sicilia il dato parla del 12% tra gli studenti ammessi all’Esame di Stato, al pari della Puglia.