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Bonus Imu 2025, tutti gli sconti dedicati alle famiglie: cosa è previsto

Bonus Imu 2025, tutti gli sconti dedicati alle famiglie: cosa è previsto
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Oltre alle agevolazioni periodiche, esistono norme che prevedono l’esenzione dal pagamento per determinate tipologie di fabbricati o circostanze particolari

Nel 2025 i contribuenti possono usufruire di un’ampia gamma di agevolazioni e riduzioni legate al pagamento dell’Imu. Ogni anno, infatti, la normativa prevede una serie di condizioni che consentono di ottenere sconti anche consistenti o, in alcuni casi, l’esenzione totale dal versamento. È bene chiarire fin dall’inizio che non tutti possono accedere ai benefici: molte agevolazioni, infatti, richiedono requisiti specifici.

Va inoltre precisato che non esiste un “bonus Imu” unico e universale. Al contrario, la legge mette a disposizione diverse forme di riduzione rivolte ai proprietari, agli usufruttuari e ai comodatari degli immobili, cioè ai soggetti che risultano obbligati al pagamento del tributo. In alcuni casi, pur essendo il proprietario il soggetto passivo, l’onere può ricadere anche su chi detiene altri diritti sull’immobile.

Oltre alle agevolazioni periodiche, esistono norme che prevedono l’esenzione dal pagamento per determinate tipologie di fabbricati o circostanze particolari. Questa guida riassume tutte le principali misure previste per il 2025.

Che cos’è l’Imu, la spiegazione

L’Imu, Imposta municipale propria, è un tributo patrimoniale dovuto sui beni immobili, che si tratti di abitazioni, fabbricati commerciali, terreni agricoli o aree edificabili. L’imposta riguarda anche la prima casa, ma solo se rientra nelle categorie catastali considerate “di lusso” (A/1, A/8, A/9). L’abitazione principale non di lusso, invece, continua a essere esente.

Le agevolazioni previste per il 2025

Le misure in vigore comprendono sconti, riduzioni e casi particolari di annullamento totale del tributo.

  • Immobili concessi in comodato d’uso a parenti

La riduzione del 50% dell’Imu è riconosciuta quando un immobile non di lusso viene dato in comodato gratuito a genitori o figli. Per accedere allo sconto servono requisiti precisi: contratto registrato, immobile usato come abitazione principale dal comodatario, proprietario residente nello stesso Comune e in possesso di un solo altro immobile oltre a quello concesso.

  • Case occupate abusivamente

Dal 2023 chi si trova con un immobile occupato senza titolo e ha presentato denuncia per violazione di domicilio può beneficiare dell’esenzione totale. La misura vale anche per edifici o terreni resi inutilizzabili dall’occupazione.

  • Riduzione del 50%

Questa percentuale si applica ai fabbricati dichiarati di interesse storico o artistico e agli immobili inagibili o inabitabili per condizioni strutturali compromesse. Se un immobile è sia storico sia inagibile, la base imponibile scende al 25%. Lo stesso vale per fabbricati storici concessi in comodato d’uso gratuito.

  • Sconto del 25% per canone concordato

Chi affitta con contratto a canone concordato continua a beneficiare della riduzione del 25%, versando quindi solo il 75% dell’Imu dovuta.

  • Esenzione per la casa coniugale assegnata dopo separazione o divorzio

In caso di allontanamento forzato dalla casa familiare, il coniuge che deve trasferire la residenza non paga l’Imu sull’immobile assegnato all’altro coniuge, poiché è considerato comunque abitazione principale ai fini dell’imposta. La Cassazione, con la sentenza n. 2747/2023, ha confermato questo principio.

  • Esenzione per anziani e disabili ricoverati

Quando una persona anziana o con disabilità viene ricoverata stabilmente in una struttura, può essere esentata dall’Imu sul proprio immobile, a condizione che l’abitazione non sia affittata e che una deliberazione comunale la equipari all’abitazione principale.

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