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Bonus libri scolastici 2026: a chi spetta e quali sono i requisiti

Bonus libri scolastici 2026: a chi spetta e quali sono i requisiti

La proposta istituisce, dal 2026, un Fondo da 20 milioni di euro presso il ministero dell’Interno, da ripartire tra i Comuni

Il governo Meloni, come previsto dal calendario, nella serata di ha presentato in commissione Bilancio del Senato alcune riformulazioni agli emendamenti parlamentari che recepiscono gli accordi raggiunti nella maggioranza sulle modifiche alla legge di bilancio 2026: tra gli interventi figurano la norma sugli affitti brevi e il contributo a carico degli istituti bancari.

Nel complesso, le misure introdotte dovrebbero ammontare a circa un miliardo di euro. Ora spetterà ai presentatori degli emendamenti valutare e accettare le riformulazioni. La scadenza per i subemendamenti è fissata alle 18 di oggi. Nel pomeriggio di domenica sono previsti incontri bilaterali e, sempre in serata, dovrebbe riunirsi nuovamente la commissione. Il voto sugli emendamenti, tuttavia, non dovrebbe cominciare prima di lunedì.

Patuanelli (M5s): “Prima di lunedì non si inizierà a votare”

“Ci rivedremo domenica per alcuni incontri informali per vedere lo stato di attuazione dei segnalati. Domenica sera ci sarà comunque una seduta della commissione Bilancio per depositare eventualmente qualcosa. È evidente che prima di lunedì non si inizierà a votare”, ha dichiarato il senatore e capogruppo M5s Stefano Patuanelli.

Tra le riformulazioni del governo alla manovra figura anche l’istituzione di un fondo da 20 milioni di euro l’anno, a partire dal 2026, destinato a sostenere l’acquisto dei libri scolastici per le famiglie.

In arrivo un nuovo bonus libri 2026: a chi spetta

Il nuovo bonus libri 2026 consiste in un contributo gestito dai Comuni per acquistare testi scolastici destinati agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, inclusi i volumi in formato digitale. Potranno richiederlo i nuclei familiari con un Isee non superiore a 30.000 euro. La proposta istituisce, dal 2026, un Fondo da 20 milioni di euro presso il ministero dell’Interno, da ripartire tra i Comuni.

I criteri di distribuzione e le modalità operative saranno definiti in un decreto successivo emanato dal ministero dell’Interno, d’intesa con il Mef e il ministero dell’Istruzione.

Il contenuto dell’emendamento sul bonus libri

Il testo dell’emendamento del governo alla legge di bilancio recita: “Nello stato di previsione del ministero dell’Interno è istituito un fondo, con una dotazione di 20 milioni di euro annui a decorrere dal 2026, da ripartire tra i comuni, per l’erogazione di contributi in favore dei nuclei familiari con Isee non superiore ai 30.000 euro per il sostenimento delle spese per l’acquisto di LIBRI scolastici, anche digitali, indicati nelle liste adozionali, destinati alla scuola secondaria di secondo grado, a condizione che gli stessi non abbiano goduto di altre forme di sostegno per la medesima finalità”.

Il testo aggiunge inoltre: “Con decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’istruzione e del merito e il Ministro dell’economia e delle finanze, sono stabiliti le modalità e i criteri di riparto del fondo”, “nonché le modalità di rendicontazione e monitoraggio dell’impiego delle relative risorse”.

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