Il bonus mutuo e affitto 2024 è realtà: i datori di lavoro avranno la possibilità di riconoscere ai dipendenti un incentivo con cui rimborsare i costi sostenuti per le spese di affitto o mutuo della prima casa.
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Il bonus mutuo e affitto 2024 rientra nei fringe benefit, ossia tutti quei beni e servizi che si vanno ad aggiungere alla normale retribuzione di un dipendente. Fanno parte dei fringe benefit, ad esempio, l’auto o l’alloggio aziendale e i rimborsi per le bollette per la fornitura domestica di luce, gas e acqua.
La legge di Bilancio 2024 amplia l’elenco dei fringe benefit, non solo includendo le spese di affitto e mutuo (ma solo per quanto riguarda la quota d’interessi), ma anche innalzando il limite di esenzione: la soglia entro cui i fringe benefit non sono tassati aumenta sia per i lavoratori con figli che non. Nel 2023 l’agevolazione ha riguardato solamente i primi.
Vediamo insieme in cosa consiste il bonus per mutuo e affitto 2024, quali sono i requisiti e chi ne ha diritto.
Il bonus mutuo e affitto 2024 consiste nella possibilità di rimborsare, da parte del datore di lavoro, il dipendente dei costi sostenuti per la fornitura di luce, gas o acqua, per le spese di affitto della prima casa o per gli interessi sul mutuo relativo all’abitazione principale. Il bonus mutuo e affitto 2024 è contenuto nell’articolo 6 della legge di Bilancio 2024.
Per chi paga l’affitto la quota rimborsabile è calcolata in base al canone mensile versato, mentre per i mutui il rimborso riguarderà solo il tasso d’interesse.
Il bonus mutuo e affitto 2024 spetta a tutti i lavoratori dipendenti, sempre e solo nel caso in cui lo abbia deciso il datore di lavoro: è quest’ultimo decidere se approfittare o meno dell’agevolazione messa a disposizione dal Governo. Quest’ultima consiste nella possibilità, per il datore di lavoro, di erogare un plus che possa aiutare i dipendenti: entro un certo importo, infatti, il bonus è detassato.
Il bonus mutuo e affitto 2024 ha un impianto più generalista rispetto al 2023, anno in cui la detassazione dei fringe benefit era stata riservata solo ai lavoratori con figli. Ecco quali sono, nel 2024, i requisiti di reddito:
Anche se, come abbiamo precedentemente detto, è il datore di lavoro a decidere se erogare o meno il bonus, non significa che il dipendente non abbia dei compiti. Innanzitutto, come si legge nell’articolo 6 della legge di Bilancio 2024, è obbligatorio per il dipendente comunicare al datore di lavoro di avere diritto al bonus maggiorato fino a 2.000 euro, indicando il codice fiscale dei figli.
Inoltre, sarà obbligatorio fornire la documentazione che giustifica l’erogazione del rimborso, fermo restando la possibilità di autodichiarazione. Altre informazioni in merito verranno in seguito fornite dall’Inps.