Il Bonus Nascite 2025, conosciuto anche come ex “bonus bebè”, è un contributo economico destinato alle famiglie per sostenere le spese legate alla nascita o all’adozione di un bambino. Questa misura ha lo scopo di incentivare la natalità e fornire un aiuto concreto nei primi mesi di vita del neonato.
Importi del Bonus Nascite 2025
L’importo del bonus varia in base all’ISEE del nucleo familiare e viene erogato mensilmente per un anno:
- ISEE fino a 7.000 euro: 160 euro al mese (1.920 euro annui).
- ISEE tra 7.001 e 40.000 euro: 120 euro al mese (1.440 euro annui).
- ISEE superiore a 40.000 euro: 80 euro al mese (960 euro annui).
L’assegno viene accreditato direttamente sul conto indicato dal richiedente e dura 12 mesi a partire dalla nascita o adozione del bambino.
Chi può richiedere il Bonus?
Per ottenere il Bonus Nascite 2025, è necessario rispettare alcuni requisiti:
- Residenza in Italia: il genitore richiedente deve essere residente nel territorio italiano.
- Cittadinanza: possono fare domanda cittadini italiani, comunitari o extra-UE con permesso di soggiorno di lungo periodo.
- Convivenza con il bambino: il richiedente deve convivere con il minore per cui si richiede il bonus.
- Presentazione dell’ISEE: è necessario avere un ISEE in corso di validità per determinare l’importo spettante.
Come presentare domanda
La domanda deve essere inoltrata all’INPS entro 90 giorni dalla nascita o adozione del bambino. Le modalità di presentazione sono le seguenti:
- Online, accedendo al sito INPS con SPID, CIE o CNS.
- Tramite Contact Center, chiamando il numero verde INPS.
- Presso un patronato, che può fornire assistenza gratuita per la compilazione della richiesta.
Presentare la domanda nei tempi previsti è fondamentale per ricevere l’importo completo del bonus. Se la richiesta viene inviata dopo i 90 giorni, il beneficio sarà erogato solo per i mesi restanti.
Modalità di pagamento
Il Bonus Nascite 2025 viene erogato mensilmente tramite:
- Accredito su conto corrente bancario o postale.
- Libretto postale.
- Carta prepagata con IBAN intestata al richiedente.
Per evitare ritardi nei pagamenti, è importante fornire all’INPS un codice IBAN corretto e attivo.

