Tra i vari bonus casa previsti per migliorare il proprio immobile, vi è il bonus risparmio energetico 2024: attraverso l’Ecobonus, offre la possibilità di portare in detrazione dall’Irpef le spese sostenute in relazione ad interventi che riguardano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti.
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Il bonus risparmio energetico 2024 riguarda i lavori operati sul proprio immobile, finalizzati al contenimento dei consumi e si può ottenere inserendo gli interventi nella dichiarazione dei redditi. Le spese sostenute, infatti, daranno diritto ad una detrazione Irpef, che sarà al 50% o 65% a seconda dei lavori. Questi ultimi, però, devono essere fatti entro il 31 dicembre 2024.
Come precedentemente accennato, la detrazione Irpef è concessa quando si eseguono interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti, entro il 31 dicembre 2024. Più in generale, le detrazioni sono riconosciute per:
Ma vediamo nel dettaglio quali sono i lavori del bonus risparmio energetico 2024 che rientrano nella detrazione Irpef al 50% e quelle al 65%:
Possono usufruire del bonus risparmio energetico 2024 tutti i contribuenti, anche se titolari di reddito d’impresa, che possiedono l’immobile oggetto di intervento. In particolare, sono ammessi all’agevolazione:
Tra le persone fisiche possono fruire dell’agevolazione anche i titolari di un diritto reale sull’immobile, come i condòmini, per gli interventi sulle parti comuni condominiali, e gli inquilini, coloro che hanno l’immobile in comodato.
Sono, inoltre, ammessi a fruire della detrazione, purché sostengano le spese per la realizzazione degli interventi e questi non siano effettuati su immobili strumentali all’attività d’impresa:
Per richiedere l’agevolazione è necessario essere in possesso dell’asseverazione di un tecnico abilitato o dichiarazione resa dal direttore dei lavori, che consente di dimostrare come l’intervento realizzato sia conforme ai requisiti tecnici richiesti, dell’attestato di prestazione energetica (APE), finalizzato ad acquisire i dati relativi all’efficienza energetica dell’edificio e della scheda informativa relativa agli interventi realizzati.
Entro 90 giorni dal termine dei lavori, bisogna inoltre trasmettere all’Enea, con modalità telematiche, proprio la scheda informativa degli interventi realizzati e le informazioni contenute nell’attestato di prestazione energetica (APE). La trasmissione deve avvenire in via telematica, attraverso l’applicazione web dell’Enea all’indirizzo https://detrazionifiscali.enea.it/.
Le spese sostenute devono essere pagate con metodi tracciabili, dunque bonifico bancario o postale, in cui vanno indicati:
Inserendo le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi, il contribuente potrà usufruire della detrazione Irpef del 50% o del 65%. Queste spese verranno restituite nell’arco di dieci anni, con uguale importo per ogni anno.
Per gli interventi effettuati sulle parti comuni degli edifici condominiali o che interessino tutte le unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio, il bonus risparmio energetico 2024 ha una misura più elevata.
In particolare, per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024, per questi interventi si possono usufruire detrazioni del 70% o del 75%, quando si riescono a conseguire determinati indici di prestazione energetica. Esse vanno calcolate su un ammontare complessivo non superiore a 40.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.
Per gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali che si trovano nelle zone sismiche 1, 2 e 3, finalizzati congiuntamente alla riduzione del rischio sismico e alla riqualificazione energetica, è prevista una detrazione ancora più alta, pari:
Anche per questi interventi la detrazione è ripartita in 10 quote annuali di pari importo, ma si applica su un ammontare delle spese non superiore a 136.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari di ciascun edificio.