In arrivo il bonus scuole paritarie per il 2026: un contributo fino a 1500 euro, rivolto alle famiglie con Isee entro i 30mila euro. Il bonus riguarda gli studenti che frequentano una scuola paritaria secondaria di I grado o il primo biennio di una scuola paritaria di II grado, cioè le medie o il primo biennio delle superiori. Inoltre, la misura, con un tetto di spesa di 20 milioni di euro per il prossimo anno, sarà determinata secondo scaglioni inversamente proporzionali al reddito Isee.
Cos’è una scuola paritaria
La scuola paritaria in Italia è un istituto privato che fa parte a pieno titolo del sistema nazionale di istruzione, riconosciuto ufficialmente dallo Stato tramite il Ministero dell’Istruzione e del Merito. La sua funzione è disciplinata principalmente dalla Legge 10 marzo 2000, n. 62, che ha sancito la parità scolastica. Nell’anno scolastico 2023/2024, gli istituti paritari erano 11.765 con 790.460 studenti iscritti, pari al 9,89% del totale nazionale. La scuola dell’infanzia concentra il maggior numero di alunni in valore assoluto: 433.583 bambini distribuiti in 8.166 scuole.
Lo scontro politico
La misura contenuta nella manovra è già al centro del dibattito politico: sa una parte c’è chi accusa il governo di danneggiare la scuola pubblica e di tagliare le risorse, dall’altra chi accoglie con favore l’emendamento. Per la senatrice M5s Barbara Floridia “è inconcepibile, è indecente che da un lato si colpisca in modo così pesante le scuole statali e dall’altro si trovino risorse. O i soldi non ci sono, oppure vanno messi dove il bisogno è più urgente”.
La replica del ministero
Puntuale è arrivata la replica del ministero dell’Istruzione, che fa sapere come la legge di bilancio aggiunga circa 960 milioni di euro alla scuola. “Spiace constatare che, volendo fare polemica a tutti i costi anche su temi seri quali quelli dell’istruzione, si finisca col contestare dati di fatto inoppugnabili”, sottolineano dal Mim.

