Nel mese di settembre 2024 scatteranno diverse agevolazioni economiche per i contribuenti: ecco di quali si tratta
Entreranno in vigore a partire dall’1 settembre 2024 una serie di misure economiche destinate a famiglie, giovani e donne con bonus, incentivi e agevolazioni mirati a sostenere il reddito e favorire l’occupazione. Tra le principali novità, il ritorno della card “Dedicata a te”, che però presenta alcune importanti modifiche rispetto al passato. A questa si affiancano incentivi per l’assunzione degli under 35, bonus per la transizione digitale e sgravi per le aziende che impiegano donne svantaggiate. Ecco nel dettaglio tutte le novità.
La card “Dedicata a te”
La card “Dedicata a te” è un aiuto alle famiglie con un Isee inferiore a 15.000 euro annui. Il contributo, pari a 500 euro, viene pagato in un’unica tranche e può essere utilizzato per l’acquisto di beni di prima necessità, carburanti e abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale. Per ottenere la card, non è necessario presentare domanda: i beneficiari vengono infatti individuati in modo del tutto automatico dall’Inps, che trasmette poi i dati a Poste Italiane. Le famiglie idonee ricevono una comunicazione con le istruzioni per il ritiro della carta, che dovrà essere utilizzata per il primo acquisto entro e non oltre il 16 dicembre 2024, pena la perdita del beneficio. Inoltre, l’intero importo dovrà essere speso entro il 28 febbraio 2025.
Le modifiche rispetto al 2024
Nel 2024, la card “Dedicata a te” subisce significative modifiche. L’importo è stato aumentato a 500 euro, e la lista dei prodotti acquistabili è stata ampliata. Oltre agli alimenti di base come carne, pesce, latte e derivati, si aggiungono infatti prodotti DOP e IGP, ortaggi, prodotti da forno surgelati, tonno e carne in scatola. Come in precedenza, sono contemplate dunque carni suine, ovine, bovine, caprine, pesce fresco, uova, latte e derivati, olio, prodotti di panetteria e di pasticceria, pasta, riso, farro, orzo, avena, mais, farina, conserve, alimenti per bambini e la prima infanzia, lieviti naturali, miele, zucchero, cacao in polvere, acqua, aceto di vino, caffè, tè, camomilla. Restano esclusi invece tabacco, alcolici e bevande zuccherate. L’INPS ha stimato che il numero massimo di nuclei familiari che potranno beneficiare del contributo ammonterà a 1,33 milioni.
Il decreto Coesione
Il decreto Coesione prevede un’importante agevolazione per le aziende che assumono giovani disoccupati con meno di 35 anni. Le imprese che stipulano contratti a tempo indeterminato possono beneficiare infatti di uno sgravio contributivo del 100% per due anni, con un limite massimo di 500 euro al mese. L’incentivo tuttavia non si applica ai contratti di apprendistato o al lavoro domestico. Se l’assunzione avviene in una delle Zone Economiche Speciali (ZES), l’esonero è più elevato. La misura è pensata per favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, soprattutto nelle aree economicamente più fragili.
Il bonus Zen
Il bonus Zes (Zona Economica Speciale) è un’agevolazione fiscale introdotta dal decreto Coesione per incentivare l’occupazione nelle regioni del Mezzogiorno e contrastare la stagnazione cronica del mercato del lavoro. La misura si rivolge ai datori di lavoro che assumono tra il 1 settembre 2024 e il 31 dicembre 2025 personale nelle regioni Zes, ovvero Molise, Abruzzo, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria, Sardegna. L’incentivo consiste in uno sgravio contributivo del 100% per due anni, con un limite massimo di 650 euro al mese per ciascun lavoratore assunto con contratto a tempo indeterminato. Il bonus si applica a lavoratori over 35 che non hanno avuto un impiego regolarmente retribuito negli ultimi due anni.
La transizione digitale
Altro incentivo significativo è quello legato alla transizione digitale e destinato alle imprese che operano in settori strategici per l’innovazione tecnologica e l’ecosostenibilità. Le aziende che assumono giovani under 35 possono beneficiare di uno sgravio contributivo del 100% per tre anni, con un limite di 800 euro mensili fino al 2028. Questa misura, già attiva da luglio 2024, ha l’obiettivo di promuovere l’occupazione giovanile nell’attuale contesto di urgenza della digitalizzazione del Paese e della crisi climatica.
Il contributo per le donne svantaggiate
Infine, il decreto Coesione introduce un bonus specifico per l’assunzione di donne svantaggiate, ossia donne disoccupate da almeno 24 mesi o da 6 mesi se residenti nelle Zes. Le aziende che assumono queste lavoratrici possono beneficiare di uno sgravio contributivo fino a 650 euro al mese per due anni. L’incentivo è esplicitamente creato con l’intento di ridurre il divario di genere nel mercato del lavoro e offrire maggiori opportunità a chi si trova in condizioni di difficoltà economica.
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