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Bonus smart working, ecco chi ne ha diritto e come richiederlo

Bonus smart working, ecco chi ne ha diritto e come richiederlo

Tutto quello che c’è da sapere sull’agevolazione: come si richiede

Ormai lavorare da remoto è divenuta un’ottima soluzione per migliaia di lavoratori italiani, modalità che consente anche di poter svolgere le proprie funzioni un po’ ovunque. Ma se uno volesse trasferirsi in montagna, luogo in cui vi è aria pulita e cibo sano, la soluzione è il Bonus smart working. L’agevolazione introduce esoneri contribuitivi e degli incentivi per chi si trasferisce in comuni montani con meno di 5mila abitanti. Credito d’imposta al 60% dell’ammontare annuale del finanziamento per chi compra una casa.

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Il bonus smart working e la finalità

Questo bonus è stato pensato, e regolamentato dalla Legge 131/2025, con una finalità ben precisa: ripopolare i borghi montani che negli anni si stanno sempre più svuotando. Secondo quanto riporta il Fatto Quotidiano, grazie a tale agevolazione i datori di lavoro avrebbero la possibilità di ottenere un esonero totale del pagamento dei contribuiti ai dipendenti che vogliano trasferirsi in aree montanare.

Per il 2026 e il 2027 verrà riconosciuto tale esonero per un limite di 8mila euro all’anno. Dalle agevolazioni sono esclusi i premi Inail. Poi negli anni successivi (superato il biennio), verrà ridotto al 50% e con un limite di 4mila euro e poi al 20% con un limite di 1600 euro.

Chi può chiederlo

Questo bonus smart working non è per tutti. Infatti, l’agevolazione è prevista per tutti coloro che hanno un’età inferiore ai 41 anni e che decidano di svolgere l’attività in un comune con poco meno di 5mila abitanti. Quindi, bisognerà trasferire la propria residenza da un comune non montano.

Previste agevolazioni come il credito d’imposta del 60% dell’ammontare annuale del finanziamento per comprare o ristrutturare la prima casa (fino a 500 euro l’anno), mentre per il personale scolastico e sanitario è previsto un credito d’imposta del 60% anche sul canone annuo di locazione (fino a 2.500 euro).