Turismo
MILANO – Abi e Confindustria Alberghi hanno stipulato un Protocollo di intesa in materia di Bonus vacanze per favorire l’efficientamento dei processi di gestione del credito fiscale e quindi facilitare l’operatività la diffusione di questo strumento, favorendo la rapida messa a disposizione di risorse liquide per le imprese.
A partire da ieri, infatti, è operativo il Bonus Vacanze, istituito dal Decreto Rilancio. I nuclei familiari con un reddito Isee fino a 40.000 euro possono richiedere e usufruire del bonus, nella forma del credito, a decorrere dal 1 luglio. Tale bonus pari a un massimo di 500 euro per nucleo familiare è usufruibile per l’80% come sconto sul corrispettivo dovuto al fornitore del servizio, il restante 20% come detrazione di imposta in sede di dichiarazione dei redditi della famiglia.
Lo sconto dell’80% sarà rimborsato al fornitore del servizio sotto forma di credito di imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione, con facoltà, in alternativa, di cessione a terzi, anche a banche o intermediari finanziari. L’Agenzia delle Entrate ha emanato il 17 giugno il provvedimento attuativo che disciplina le modalità per l’utilizzo del credito d’imposta da parte dell’impresa turistico ricettiva e l’eventuale cessione del credito, anche alle banche.
“In questa fase così delicata per il settore che si trova ad affrontare una difficile ripresa dell’attività con una forte carenza di liquidità e una domanda turistica ancora molto debole – ha dichiarato Maria Carmela Colaiacovo, vice presidente Confindustria Alberghi – abbiamo siglato il protocollo con Abi a supporto delle imprese per cercare di favorire la diffusione del Bonus Vacanze attraverso una migliore conoscenza dello strumento e specifici approfondimenti utili a semplificarne la gestione”.
“Il protocollo che abbiamo firmato con Confindustria Alberghi è una ulteriore iniziativa del mondo bancario a supporto della ripresa del nostro Paese – ha sottolineato Giovanni Sabatini, direttore generale Abi – che si affianca alle altre numerose iniziative che in questi mesi sono state attivate dall’Associazione Bancaria e dalle singole banche per contrastare gli effetti economici della diffusione del Covid”.