Boom del matrimonio "simbolico" in Italia: di che si tratta e quanto costa

Boom del matrimonio “simbolico” in Italia: di che si tratta e quanto costa

Daniele D'Alessandro

Boom del matrimonio “simbolico” in Italia: di che si tratta e quanto costa

Redazione  |
mercoledì 26 Aprile 2023

Sposarsi in Italia costa ogni anno di più ed in alternativa sta prendendo sempre più piede il matrimonio "simbolico": ecco cos'è

Sposarsi in Italia non è spesa da poco.

Anzi, i matrimoni nel Belpaese tendono a costare sempre di più, con il prezzo medio per una cerimonia secondo l’osservatorio Compass che negli ultimi tre anni è arrivato a toccare quota 20 mila euro con un’incidenza media per l’acquisto degli abiti dei due sposi dell’11,4%.

Molte coppie, così, optano così per dilazionare i pagamenti in rate, per non essere costretti altrimenti a rinunciare o rimandare la cerimonia tanto attesa.

PagoLight? Sì, ma non solo: ecco il matrimonio “simbolico”

A venire incontro alle coppie più in difficoltà dal punto di vista economico c’è il PagoLight (Buy now pay later), uno strumento che consente di acquistare beni e servizi dilazionando in massimo 12 mesi i pagamenti fino a 3.000 euro, senza nessun costo aggiuntivo.

In alternativa, però, sta prendendo sempre più piede il cosiddetto matrimonio “simbolico”.

Di cosa parliamo?

Si tratta di un rito di origine americana che si sta diffondendo anche in Italia. Non possiede alcun valore legale e il suo costo varia a seconda di ogni specifica fattispecie: viene di norma celebrato in una location non riconosciuta come Casa Comunale, in cui quindi non è possibile celebrare il rito civile necessario. Fra gli esempi più celebri c’è l’unione – non legale, ma appunto simbolica – del marzo 2022 fra Silvio Berlusconi e Marta Fascina. Inoltre, secondo quanto riferito dal portale matrimonio.com, questa soluzione viene spesso utilizzata dalle coppie che hanno deciso di non includere tutti gli ospiti in chiesa o in Comune

Le richieste di matrimoni “simbolici” sono aumentate del 330%

A celebrare un matrimonio “simbolico” può essere praticamente chiunque, non per forza dunque un sindaco o un prete. Il testo che dovranno leggere gli sposi non è fisso e non comprende riferimenti al Codice civile (o a preghiere), in modo tale perciò di poter essere personalizzato.

Un primo cambiamento sul tema c’è stato nel 2018: per la prima volta nella storia il numero dei riti civili superò quello delle cerimonie religiose, che da allora sono state in calo. Nel 2021 hanno registrato un 5,1% rispetto al periodo pre-pandemia

Liana Moca, presidente di Federcelebranti – la più grande rete di celebranti professionisti in Italia – ha riferito al “Messaggero” che nel 2022 le richieste di matrimoni simbolici sono aumentate del 330%.

Secondo Federmep, infine, i riti simbolici costituiscono i due terzi delle celebrazioni straniere totali per un giro di affari di circa 300 milioni di euro all’anno. Il professionista incaricato di organizzare la cerimonia si stima venga pagato intorno ai 500 euro (ma, come accennato, il prezzo finale dipende da circostanza a circostanza)

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