I dati del Mimit: l’Isola è la terza Regione d’Italia con il più alto numero di episodi, +3,6% nel corso dell’ultimo anno. Un fenomeno in crescita del +30,1% in soli 24 mesi: un elemento che si traduce in un grave danno per i cittadini
PALERMO – Aumentano e anche di tanto i furti d’auto in Sicilia. In un solo anno, dal 2022 al 2023, secondo i dati messi a disposizione dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, i furti sono aumentati del 3,6%, per un totale di 12.278 episodi denunciati. L’analisi è stata effettuata da Ania, l’associazione nazionale fra le imprese assicuratrici, che ha determinato come i numeri siciliani diventino ancora più impressionanti se si confronta il 2023 con il 2021.
In soli due anni, la crescita del fenomeno criminale è stata del 30,1% contro una media nazionale che si è fermata al 19,07%. L’exploit è stato registrato, infatti, nel 2022, quando i furti sono aumentati, rispetto all’anno precedente, di ben il 38,1%, mentre nel resto della penisola ci si è fermati al 18,9%.
Nel 2023 Sicilia al terzo posto per furti d’auto
Nella classifica nazionale del 2023, quindi, la Sicilia si posiziona al terzo posto in termini assoluti, dietro soltanto alla Puglia, dove si registrano 12.734 furti, e la Campania, che straccia tutti, arrivando a ben 23.474 reati. Il Molise e la Puglia mostrano invece una riduzione del 6% dei furti di auto e moto, mentre rimangono stabili in Abruzzo. In pratica, nell’Isola nel 2023 sono stati effettuati 3,54 furti ogni mille autovetture, mentre in tutta Italia tale valore scende al 2,07. Peggio soltanto il Lazio, a 3,68 per mille auto, la Puglia a 5,12 e la Campania a 6,39.
A livello nazionale aumentano i furti d’auto
A livello nazionale, il numero dei furti di autoveicoli nell’ultimo anno risulta in ulteriore aumento, passando da 81.497 nel 2022 a 84.733 nel 2023 (+4,0%). Nel 2021, per effetto ancora delle restrizioni dovute alla pandemia, si era assistito a una lieve ripresa del fenomeno, aumentato del +3,7% rispetto al 2020; nel 2022 i furti di autovetture hanno subìto una forte accelerazione, di ben il 18,9%, e con l’aumento registrato nel 2023 sono tornati agli stessi livelli che si registravano negli anni precedenti alla pandemia. Nel 2019, infatti, le autovetture rubate erano circa 85 mila.
Se si analizza il dato per macroarea territoriale, anche nel 2023 il Sud si conferma l’area del Paese che presenta il valore più elevato dell’incidenza dei furti rispetto al numero di autovetture circolanti, al 4,43 per mille auto, anche se stabile rispetto al 2022. Occorre rilevare che in Campania e in Puglia si concentrano oltre il 90% dei furti dell’Italia meridionale e quasi la metà di quelli dell’intero Paese.
I valori cambiano molto se si considerano invece i sinistri denunciati. Infatti, le vetture assicurate per furto rappresentano circa un terzo di quelle circolanti, per cui il quadro cambia completamente.
Ciò nonostante, per quanto riguarda l’individuazione di zone geografiche più a rischio, i dati del ministero confermano quelli delle compagnie assicurative: le regioni che presentano le incidenze di veicoli rubati più elevate sono anche quelle dove le frequenze di sinistri di vetture assicurate raggiungono i valori maggiori. Evidentemente i proprietari delle auto gestiscono la propria scelta di assicurare o meno per il furto tenendo in grande conto quanto succede nel territorio di riferimento in termini di furti e danneggiamenti alle auto.
La regione con la più alta frequenza sinistri di furti nel 2023 è la Campania, dove si segnalano 20 veicoli rubati ogni 1.000 veicoli assicurati, valore in aumento sia rispetto al 2022, quando erano 17, sia rispetto al 2021 quando erano pari a circa 14 ogni 1.000 veicoli; a seguire, la Puglia, con quasi 19 veicoli nel 2023, in lieve miglioramento rispetto al 2022 quando erano circa 20, ma ancora superiore al valore del 2021 quando erano 18; quindi, la Sicilia, a quasi 13 veicoli, valore in aumento rispetto al 2022 e soprattutto rispetto al 2021 quando non arrivavano a 9.