L'uomo ha avuto la lucidità di uscire dall'auto e fuggire. Nonostante uno dei proiettili lo avesse raggiunto alla schiena, ha continuato la sua corsa disperata. Ecco cosa è successo
Si è salvato dai sicari che lo volevano uccidere dopo una fuga a piedi di circa 400 metri, nonostante fosse ferito. E’ quanto emerge da un nuovo sopralluogo dei carabinieri questa mattina sul luogo dell’agguato, a Borgo Manfria, dove ieri pomeriggio un uomo di 56 anni, Carmelo Palmieri, è stato ferito con colpi d’arma da fuoco.
Le indagini sono condotte dai carabinieri del reparto territoriale di Gela coordinati dal sostituto procuratore Ubaldo Leo della Procura di Gela, sotto la supervisione del procurato Fernando Asaro. Secondo la ricostruzione degli investigatori, intorno alle 16 l’uomo si trovava nella strada interpoderale alle porte di Gela quando un’auto, con a bordo due individui con il volto coperto, ha speronato il suo mezzo. L’agricoltore, intuendo quanto stava per accadere, è sceso dal mezzo e ha cominciato una fuga disperata a piedi per mettersi in salvo. I killer avrebbero esploso diversi colpi d’arma da fuoco che hanno mancato il bersaglio; uno solo lo ha raggiunto alla schiena.
Nonostante la ferita, il bracciante è riuscito a scavalcare una recinzione con filo spinato, per poi concludere una corsa a piedi e mettersi in salvo all’interno dell’abitazione di alcune persone che lo hanno aiutato. I due malviventi, che viaggiavano a bordo di un’auto scura di piccola cilindrata, si sono subito dati alla fuga. Nel frattempo i proprietari dell’abitazione dove l’uomo si era rifugiato hanno avvisato i carabinieri.
L’uomo, già privo di sensi, è stati trasferito con l’elisoccorso inviato dalla sala operativa del 118 di Caltanissetta; l’unico proiettile che lo ha centrato non avrebbe colpito organi vitali. Attualmente l’agricoltore si trova ricoverato nel reparto di chirurgia dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta. Gli investigatori al momento sembrano escludere connessioni con l’agguato della sera precedente in contrada Falconara, in territorio di Butera. Anche in quel caso un bracciante agricolo di 55 anni, Luigi Gueli, è rimasto vittima di un agguato. Alcuni colpi di fucile lo hanno raggiunto mentre si trovava nella sua auto. La vittima, attualmente ricoverata a Catania, non sarebbe in pericolo di vita.