Boschi, il sindaco di Chiaramonte chiede un protocollo d’intesa con i Comuni iblei - QdS

Boschi, il sindaco di Chiaramonte chiede un protocollo d’intesa con i Comuni iblei

Stefania Zaccaria

Boschi, il sindaco di Chiaramonte chiede un protocollo d’intesa con i Comuni iblei

mercoledì 21 Agosto 2019

Si è tenuto qualche giorno fa l’incontro sul patrimonio boschivo indetto dal primo cittadino Gurrieri. L’accordo verrà successivamente presentato all’assessorato regionale all’Agricoltura

CHIARAMONTE GULFI (RG) – Salvaguardare il patrimonio boschivo per l’importanza che esso ricopre nei nostri territori. È questo il motivo di un incontro che si è svolto qualche giorno fa a Chiaramonte Gulfi, dal tema “prospettive di sviluppo e gestione del patrimonio boschivo attraverso un protocollo d’intesa tra i Comuni dell’Unione Ibleide e l’ente forestale”.

La straordinaria ricchezza che il patrimonio boschivo rappresenta per tutto il territorio degli iblei è un aspetto spesso dimenticato: è soprattutto nella stagione estiva che il tema torna prepotentemente alla ribalta in seguito a spiacevoli episodi di incendi che hanno di fatto, di anno in anno, rovinato inesorabilmente intere distese boschive.

È proprio per sottolineare la ricchezza culturale, economica e sociale che i boschi rappresentano per tutta la Sicilia che l’Amministrazione comunale di Chiaramonte ha voluto invitare i rappresentanti dei comuni montani. Il sindaco del comune di Monterosso Salvatore Pagano, il capogruppo del comune di Giarratana Rosario Burgio e il presidente del Consiglio dell’Unione Ibleide Giovanna Caruso hanno discusso insieme al primo cittadino Sebastiano Gurrieri della necessità di un approccio multidisciplinare per poter progettare e realizzare interventi ordinari realmente incisivi che migliorino lo stato attuale dei nostri boschi.

L’incontro, dedicato proprio al bosco che è attorno al Comune montano e che negli anni scorsi è stato in parte distrutto da alcuni devastanti incendi, si formalizzerà in un protocollo d’intesa per la maggiore tutela e salvaguardia del patrimonio boschivo ma anche in azioni di valorizzazione che prevederanno il coinvolgimento delle varie comunità.

L’accordo verrà poi sottoposto all’assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera. La Regione, dal canto suo, può influenzare il tutto attraverso il piano forestale, il cui obiettivo primario deve essere la salvaguardia del patrimonio esistente, specie in una regione come la Sicilia dove, ogni anno, la sopravvivenza dei boschi è messa a dura prova da numerosi fattori naturali ed antropici negativi che agiscono con la massima intensità.

Non dimentichiamoci però che la salvaguardia dei boschi può portare notevoli privilegi a livello ricreativo e turistico. Questo non è di certo di facile definizione poiché si tratta di valutare non solo le capacità di un sito di essere apprezzato dagli utenti sotto il profilo estetico e funzionale, ma anche la compatibilità delle attività esercitabili con la salvaguardia e l’integrità del bosco. I temi che ruotano attorno al patrimonio boschivo sono sicuramente molteplici e il protocollo siglato dai sindaci coinvolti può e deve rappresentare un volano per l’intero territorio.

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