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Allarme botulino, morti e ricoverati in Italia: i rischi per la Sicilia, i sintomi

Allarme botulino, morti e ricoverati in Italia: i rischi per la Sicilia, i sintomi

Una situazione che, nel 2025, appare anacronistica e mette in luce gravi lacune nella conservazione e preparazione degli alimenti

Allarme botulino in Italia, scossa da due tragici casi di intossicazione con morti a Cosenza e in Sardegna. Una situazione che, nel 2025, appare anacronistica e mette in luce gravi lacune nella conservazione e preparazione degli alimenti e nella prevenzione delle infezioni.

L’attacco di Bassetti


“Non si può morire di botulino nel 2025 e non ci possono essere così tanti intossicati, prima in Sardegna e ora in Calabria” dichiara all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. Secondo Bassetti, “c’è troppa ignoranza e superficialità nella conservazione e preparazione degli alimenti e nella lotta alle infezioni. Si deve fare più attenzione e mi pare che l’argomento non sia nell’agenda delle priorità della prevenzione”.

Botulismo alimentare: quali cibi sono a rischio?

L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) evidenzia che in Italia gli alimenti più frequentemente responsabili di casi di botulismo sono le olive nere in acqua, le conserve di funghi sott’olio, le conserve di cime di rapa, e le conserve di carne e pesce (in particolare il tonno). Il botulismo è una malattia neuro-paralitica causata dalle tossine prodotte da batteri del genere Clostridium botulinum, presenti comunemente nell’ambiente. La tossina si sviluppa in alimenti dove le spore possono germinare in assenza di ossigeno, come spesso accade nelle conserve fatte in casa non correttamente trattate.

Come conservare gli alimenti

Dal 1995 vige la notifica obbligatoria presso il Centro di Riferimento per il Botulismo presso l’Istituto Superiore di Sanità (Iss), da cui arrivano i consigli per ‘l’arte della conservazione’. In primo luogo assicurare l’igiene personale e della cucina e ispezionare bene le materie prime: mai usare quelle ‘che stanno quasi per andare a male’. Quindi sanificare correttamente i contenitori: non basta lasciarli per un paio di minuti in acqua bollente, ne servono 5-10. Una volta aperti, vanno conservati in frigo e per poco tempo, variabile a seconda del preparato: da poche settimane per la salamoia a quasi 2 mesi in caso di sottaceti.

Sintomi del botulismo

Il botulismo alimentare colpisce tutte le età e non è contagioso da persona a persona. I sintomi possono manifestarsi da poche ore fino a 15 giorni dopo l’ingestione dell’alimento contaminato, ma mediamente si presentano entro 24-72 ore. I sintomi sono annebbiamento e sdoppiamento della vista, dilatazione delle pupille, difficoltà a tenere aperte le palpebre, problemi nella parola e nella deglutizione, secchezza delle fauci, stipsi. Nei casi più gravi si può verificare insufficienza respiratoria, dovuta al blocco della conduzione nervosa ai muscoli della respirazione, con esito potenzialmente fatale.