A Bronte si ricomincia da “zero” - QdS

A Bronte si ricomincia da “zero”

redazione

A Bronte si ricomincia da “zero”

venerdì 23 Dicembre 2022

Nell’istituto “Benedetto Radice” è stata creata la stanza zero del Telefono Rosa per denunciare la violenza presente negli ambienti scolastici e al di fuori di essi

“La disparità di genere è un problema essenzialmente culturale, sensibilizzare è l’unico strumento che ci può consentire di arginare questa piaga sociale”. A dichiararlo è Antonella Caltabiano, presidente della sede regionale del Telefono Rosa. È fondamentale partire dai giovani per costruire una società libera dai pregiudizi. Un ruolo importante lo ricoprono le istituzioni scolastiche.

A tal proposito, l’Istituto Benedetto Radice di Bronte non si è mai tirato indietro nel coinvolgere gli studenti a fare i conti con questa tematica. Lo riconferma ancora una volta con l’apertura della Stanza Zero in collaborazione con il Telefono Rosa, un centro antiviolenza che svolge principalmente attività di call-center rivolto ad entrambi i sessi. “Insegno da 10 anni, ricoprendo un ruolo importante all’interno dell’associazione. I ragazzi venivano a raccontarmi le loro esperienze quindi ho solo formalizzato un servizio che svolgevo già. Avendo ascoltato forme di violenza diverse durante gli anni, ho capito che gli studenti hanno bisogno di un punto di riferimento”, è questa la ragione che ha spinto l’insegnante a portare avanti questa iniziativa, prima in Italia.

Il motivo per cui è stata chiamata “Stanza Zero” si ricollega alla volontà di chi si racconta di ricominciare da zero. L’idea di chiamarla “Stanza Rosa” è stata messa da parte a favore di un nome più inclusivo, che non si riferisca solo al sesso femminile.

Il servizio che la stanza offre è rivolto non solo agli studenti ma anche ai docenti, al personale Ata e ai genitori. Chiunque ne avesse necessità può prenotarsi inquadrando il QR-code presente in punti strategici, in grado di garantire la più totale riservatezza. Ci si da appuntamento all’interno della stanza per raccontare il proprio vissuto, affidandosi alla professionalità delle specialiste del Telefono Rosa.

Fin dal primo momento, il servizio si è rivelato molto utile raccogliendo varie richieste di consulenza. L’iniziativa è ancora in fase sperimentale ma diversi istituti si stanno attivando per riproporla, a vantaggio delle generazioni future.

Alex Lembo 2A IT
Lorena Papotto 4B INF
Michela Saitta 4B INF
Agata Calì 4B INF
Biagio Longhitano 5A CAT
Anna Lembo 3 ENTAM
Erika Cariola 4A SIA
Francesca Galati Pizzolante 3A AFM
Michela Meli 3A AFM

I.I.S.S “Benedetto Radice” – Bronte

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