Bruce Willis malato di afasia: l'attore annuncia il ritiro dalle scene

Bruce Willis malato di afasia: l’attore annuncia il ritiro dalle scene

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Bruce Willis malato di afasia: l’attore annuncia il ritiro dalle scene

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mercoledì 30 Marzo 2022

Annuncio choc dell'attore 67enne che si ritira dal mondo del cinema: "Sono malato, ho l'afasia, non posso più recitare"

Bruce Willis ha annunciato il ritiro dalle scene per motivi di salute. All’attore 67enne è stata diagnosticata l’afasia, una malattia che provoca la perdita della capacità di comporre o comprendere il linguaggio a causa di lesioni alle aree del cervello deputate alla sua elaborazione. Willis ha dato l’annuncio choc in un comunicato firmato dalla moglie Emma Heming, dall’ex consorte Demi Moore e dai cinque figli: Rumer, 33 anni; Scout, 30 anni; Tallulah, 28 anni; Mabel, 9 anni ed Evelyn, 7 anni.

Il comunicato

“Come famiglia, volevamo condividere con i nostri splendidi fan che Bruce sta affrontando alcuni problemi di salute – si legge nella nota -. Di recente gli è stata diagnosticata l’afasia, che sta avendo un impatto sulle sue abilità cognitive. Di conseguenza Bruce si ritira da una carriera che per lui ha significato molto. Questo è un momento molto difficile per la nostra famiglia, facciamo affidamento sul vostro amore, sul vostro sostegno e sulla vostra compassione. Attraversiamo tutto questo come una famiglia unita e forte”.

Cos’è l’afasia

L’afasia è causata da lesioni delle aree del cervello primariamente deputate all’elaborazione del linguaggio (area di Broca e area di Wernicke) o ad altre aree di connessione con diversi centri del cervello variamente implicati nella funzione. Queste aree sono collocate in genere nell’emisfero sinistro per i soggetti destrimani (nei rari casi in cui siano collocate nell’emisfero destro si parla di “afasia crociata”). Nei soggetti mancini, nel 60% dei casi si trovano nell’emisfero destro, mentre nel restante 40% nell’emisfero sinistro o in entrambe. Il fenomeno si può manifestare in vari modi: ad esempio può venire meno la capacità di riconoscere una parola o di scegliere la parola adatta. Una parola può essere sostituita con un’altra di significato diverso ma della stessa famiglia (ora invece di orologio), oppure può essere usata una parola sbagliata ma dal suono simile a quella giusta (zuccotto invece di cappotto), o una parola completamente diversa e senza alcun legame apparente con quella corretta; il disturbo inoltre può coinvolgere solo il parlato, la capacità di ripetere una frase, la strutturazione di un discorso di senso compiuto, o anche solo la capacità di scrivere. Spesso si accompagna ad altri disturbi, come la disartria o l’aprassia.

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